Si è concluso con grande partecipazione, presso la sala conferenze di Valle Fiorita, il convegno scientifico finale del progetto Pro.Bi.Ce. – Il ritorno del cece rosso pugliese: tradizione, ricerca e benessere. L’evento, svoltosi il 19 novembre, ha riunito ricercatori, agronomi, imprese agroalimentari e rappresentanti del territorio per raccontare l’esito di un percorso iniziato con un obiettivo ambizioso: recuperare e valorizzare il cece rosso liscio autoctono pugliese, un legume quasi scomparso ma ricco di potenzialità nutraceutiche.
Grazie alle aziende ReAgri di Massafra e Valle Fiorita di Ostuni, il cece rosso ha conosciuto una seconda vita, diventando protagonista di un progetto che unisce biodiversità, agronomia sostenibile e biotecnologie microbiche. Le ricerche svolte hanno messo in luce non solo il valore storico del cece autoctono, ma anche le sue proprietà benefiche e le potenzialità di impiego in prodotti innovativi.
Parallelamente, grazie allo studio condotto nell’ambito di Pro.Bi.Ce., un piccolo legume locale quasi dimenticato è stato al centro di una sperimentazione approfondita su rese, qualità nutrizionali e risposta a tecniche agronomiche avanzate. Le prove realizzate in diverse aree pugliesi hanno mostrato che l’uso di biostimolanti, micorrize, sostanze umiche e microelementi migliora la produttività, aumentando contemporaneamente il contenuto di fibre, proteine e minerali nella granella.
Uno dei risultati più interessanti del progetto è lo sviluppo di farine di alta qualità derivate dal cece rosso e di nuovi prodotti da forno funzionali, capaci di coniugare gusto, sostenibilità e benessere alimentare. La collaborazione tra mondo accademico e imprese ha prodotto conoscenze utili non solo per il recupero varietale, ma anche per l’innovazione nella panificazione e nella trasformazione agroalimentare.
Come emerso durante il convegno, Pro.Bi.Ce. rappresenta una filiera che guarda al futuro: tutela della biodiversità e delle varietà locali; miglioramento dei suoli e delle coltivazioni in aree marginali; riduzione dell’impatto ambientale attraverso pratiche agronomiche sostenibili; nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali sul territorio; avanzamento delle conoscenze tra ricerca scientifica e imprese.
Durante la giornata sono intervenuti: Prof.ssa Alessandra Castegna – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”; Dott.ssa Luana Nionelli – Valle Fiorita; Dott.ssa Daniela Losacco – ReAgri; Dott. Stefano Convertini – ReAgri; Dott.ssa Simona Carbone – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Le loro testimonianze hanno offerto un quadro completo sul percorso svolto e sulle prospettive future del cece rosso pugliese, oggi non più un legume dimenticato, ma un simbolo di innovazione territoriale, sostenibilità e salute.





