Il Libero Comitato per la salvaguardia dell’habitat naturale della fascia costiera di Ostuni (LCSC) ha ufficialmente depositato memorie e osservazioni scritte in merito al progetto per la realizzazione di un resort extralusso in località Mogale, tra Gorgognolo e Creta Rossa, lungo la costa ostunese.
L’iniziativa del Comitato arriva in un momento particolarmente delicato. Secondo quanto riportato da recenti articoli di stampa, Regione Puglia e Comune di Ostuni sarebbero intenzionati ad accelerare l’approvazione del progetto, nonostante la Provincia di Brindisi abbia già concluso l’iter con un provvedimento definitivo datato 20 giugno 2025, che assoggetta il progetto a VIA (Valutazione di Impatto Ambientale).
“Siamo preoccupati non solo per l’impatto devastante che quest’opera potrebbe avere sul paesaggio, ma anche per il rispetto delle regole e la trasparenza dell’intero procedimento”, dichiara il Comitato.
La VIA è uno strumento fondamentale per valutare gli effetti ambientali di un intervento prima che venga approvato. Riaprire il procedimento dopo una chiusura formale, secondo il LCSC, potrebbe rappresentare una violazione delle norme.
“La riapertura dell’iter autorizzativo, senza una motivazione chiara e pubblica, rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”, sottolineano.
Tra le criticità evidenziate nelle osservazioni ufficiali:
La possibile illegittimità della riapertura del procedimento;
La mancanza di documentazione completa e accessibile, che impedisce una valutazione trasparente;
L’esclusione della cittadinanza da un confronto pieno e informato, come invece previsto dalla normativa in materia di partecipazione pubblica.
A rafforzare le preoccupazioni del Comitato, anche il parere contrario espresso dalla Soprintendenza il 7 maggio 2025, che ha sottolineato l’elevato valore ambientale e paesaggistico del tratto di costa interessato.
“Si tratta di un’area naturale delicatissima, già sottoposta a forti pressioni urbanistiche. Un nuovo resort rischia di comprometterne irreversibilmente l’equilibrio ecologico”, affermano.
Il LCSC fa sapere che continuerà a monitorare da vicino l’evoluzione del procedimento e non esclude la possibilità di iniziative legali per tutelare il paesaggio, l’ambiente e i diritti dei cittadini.
Per consultare integralmente le memorie depositate, è disponibile questo link:
Memorie del Comitato – PDF