È venuto a mancare all’età di 93 anni Monsignor Antonio Monopoli, già parroco della Cattedrale e Vicario della Diocesi Brindisi-Ostuni. Il sacerdote ostunese si è spento la scorsa notte all’interno dell’ospedale “Perrino” di Brindisi, dopo aver trascorso molto tempo in discreta solitudine a causa dell’età e delle condizioni di salute. La salma giungerà al Cimitero di Ostuni domani mattina, dove sarà officiata la preghiera e la benedizione.
Nato a Ostuni il 31 agosto 1926, monsignor Antonio Monopoli era stato ordinato sacerdote il 14 agosto 1949, svolgendo il proprio servizio di viceparroco, e poi di parroco, nella Cattedrale di Ostuni fino al 1970, quando assunse l’incarico di Vicario della Diocesi di Ostuni. Uomo di profonda cultura e di rigorosa dialettica, don Antonio Monopoli fu assistente spirituale del Movimento Laureati Cattolici, oggi MEIC, Movimento Ecclesiale d’Impegno Culturale e in tale veste consentì un’ampia formazione a un’intera generazione di laici.
«Monsignor Antonio Monopoli, “don Antonio” per tutti quelli che l’hanno conosciuto – scrive Ferdinando Sallustio, direttore de Lo Scudo – è stato un grande Sacerdote e un grande Uomo, scomparso nel giorno dedicato alla Divina Misericordia».
Un comunicato dell’Arcidiocesi, riporta: «La benedizione della salma avverrà la mattina di lunedì 20 aprile, in forma privata, direttamente al cimitero di Ostuni. Non essendo possibile partecipare, l’Arcivescovo, Monsignor Caliandro, invita ognuno di noi a offrire una Santa Messa in suffragio. Successivamente, quando si potrà, lui stesso presiederà una concelebrazione in Ostuni, di cui verrà data comunicazione».
«Monsignor Antonio Monopoli, pro vicario generale emerito – ha scritto il sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo – ha concluso il suo viaggio terreno. È stato parroco della Cattedrale e professore di Religione, formando diverse generazioni della nostra città a partire dagli anni Cinquanta. Sacerdote colto e riservato, lo ricordiamo come saggio e autorevole esponente di una generazione di religiosi che hanno segnato la crescita civile e religiosa di Ostuni.
Conservo il bel ricordo della sua presenza nelle occasioni di celebrazioni importanti per la nostra famiglia, matrimonio compreso. I suoi cari familiari lo hanno accudito amorevolmente nel lungo periodo di malattia: a loro desidero esprimere la vicinanza a nome mio e di tutta la Città».