Dopo Mesagne e Brindisi, anche Ostuni si prepara alla sfida per diventare Capitale Italiana della Cultura 2029. L’amministrazione comunale della Città Bianca, guidata dal sindaco Angelo Pomes, ha ufficialmente avviato l’iter di candidatura, anticipando l’uscita del bando del Ministero della Cultura prevista tra aprile e maggio.
Nel giro di poche settimane, la giunta comunale intende costituire un pool di esperti di alto profilo per la redazione del dossier di candidatura, un documento fondamentale che racconterà la visione culturale e identitaria della città.
Come si legge nella delibera approvata, Ostuni punta a coinvolgere “professionisti di alto spessore culturale” per raggiungere un obiettivo ambizioso e di grande valore strategico per il territorio.
Non è la prima volta che Ostuni tenta la scalata al titolo: già nel 2016 la città presentò un dossier promosso dal professor Domenico Greco, presidente della Pro Loco Ostuni Marina, mentre l’anno successivo nacque una candidatura congiunta dell’Alto Salento. Entrambe le esperienze si fermarono prima della short list, ma stavolta l’approccio cambia: il progetto sarà direttamente coordinato dall’amministrazione comunale.
Il progetto punta infatti ad allargare la partecipazione a tutte le realtà culturali, associative, enogastronomiche, sportive e di volontariato, per costruire azioni e interventi duraturi, capaci di lasciare un’eredità concreta al territorio.
Nelle prossime settimane sarà individuato il gruppo di esperti che lavorerà alla stesura del dossier, con almeno sei mesi di tempo per completarlo.
