La Città Bianca torna in piazza per la pace. In un momento di estrema tensione internazionale, anche la comunità ostunese si mobilita per manifestare solidarietà al popolo palestinese dopo i drammatici sviluppi di queste ore in Medio Oriente.
Nella notte tra mercoledì 1 e giovedì 2 ottobre, infatti, la Marina Israeliana (IDF) ha intercettato e abbordato in acque internazionali la Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria composta da decine di imbarcazioni dirette verso Gaza per rompere il blocco navale e portare aiuti essenziali.
Secondo le testimonianze degli attivisti, l’operazione è stata condotta con estrema durezza: diverse navi sarebbero state circondate e fermate con l’utilizzo di cannoni ad acqua, nonostante fossero disarmate. Al momento risultano fermati decine di attivisti provenienti da tutto il mondo, tra cui 22 cittadini italiani e figure internazionali come Greta Thunberg, trasferiti al porto israeliano di Ashdod.
L’azione è stata definita da organizzazioni internazionali e dagli stessi promotori della Flotilla come una “violazione del diritto internazionale” e un atto contro civili che cercavano di portare un messaggio di umanità.
Di fronte a questi drammatici eventi, anche Ostuni sente il dovere di reagire. Il Comune di Ostuni, insieme a un fronte unito di associazioni e sindacati locali, ha promosso un sit-in con l’appello: “Stop al genocidio del popolo palestinese. Nulla giustifica il sangue degli innocenti.”
Il sit-in avrà luogo oggi, giovedì 2 ottobre, alle ore 17, in Piazza della Libertà.
Il presidio è organizzato in collaborazione tra: Comune di Ostuni, A.N.P.I. Sezione di Ostuni “Maggiore Antonio Ayroldi”, CGIL Ostuni, Annavanna, CGIL SPI, Libera.
Un fronte civile e associativo che intende ribadire l’impegno della comunità ostunese per la pace, i diritti umani e la giustizia internazionale.
La manifestazione non è solo un appello generico, ma un chiaro gesto di solidarietà verso gli attivisti della Global Sumud Flotilla e verso tutte le vittime innocenti del conflitto in corso.
Gli organizzatori invitano tutta la cittadinanza a partecipare per lanciare un segnale forte: Ostuni dice NO alla violenza e allo spargimento di sangue innocente.