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Ostuni
Novembre 9 2025

Ostuni, scoperti falsi percettori del Reddito di Cittadinanza: 32 denunce nella provincia di Brindisi

Operazione congiunta di Guardia di Finanza e INPS: oltre 370mila euro percepiti indebitamente tra Ostuni, Carovigno, Ceglie Messapica e San Vito dei Normanni

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Maxi operazione della Guardia di Finanza di Ostuni, in collaborazione con l’INPS, che ha portato alla luce una vasta frode legata al Reddito di Cittadinanza in diversi comuni della provincia di Brindisi.

Sono 32 le persone denunciate per aver percepito indebitamente il sussidio, per un ammontare complessivo di oltre 370mila euro.

L’indagine, coordinata con il supporto del Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie di Roma, ha permesso di individuare numerose anomalie: omissione di componenti del nucleo familiare conviventi; mancata comunicazione di variazioni lavorative; dichiarazioni false sulla situazione anagrafica o giudiziaria.

Tra i casi più gravi, una coppia che avrebbe falsamente dichiarato di vivere separata, ottenendo così un doppio reddito di cittadinanza per un totale di circa 36mila euro.

I controlli hanno interessato diversi comuni del territorio: Ostuni, Carovigno, Ceglie Messapica e San Vito dei Normanni. Tutti i soggetti coinvolti sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Brindisi e all’INPS, che ha già avviato le procedure di revoca dei benefici e di recupero delle somme indebitamente percepite.

Tra i casi più gravi, una coppia che avrebbe falsamente dichiarato di vivere separata, ottenendo così un doppio reddito di cittadinanza per un totale di circa 36.000 euro.

Le forze dell’ordine sottolineano che questi comportamenti illeciti arrecano un doppio danno: economico per lo Stato e morale per la comunità.

Le risorse destinate a chi vive in reale difficoltà vengono sottratte da chi, invece, approfitta del sistema.

Le verifiche incrociate tra Guardia di Finanza, INPS e banche dati proseguiranno anche nei prossimi mesi per smascherare ulteriori casi di frode.

Le persone coinvolte restano presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Intanto, l’operazione rappresenta un chiaro segnale di attenzione e trasparenza da parte delle istituzioni: il controllo sull’uso corretto dei fondi pubblici resta una priorità per tutelare chi ha davvero bisogno di sostegno.

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