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Ottobre 18 2024

Parco Dune Costiere, Colucci accusa la politica locale di menefreghismo e il sindaco Cavallo risponde

Giuseppe Colucci, membro della Giunta del Parco delle Dune Costiere punta il dito contro quella che definisce la “mala politica locale”. Immediata e piccata la risposta del sindaco di Ostuni Guglielmo Cavallo

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L’ente di gestione del Parco Dune Costiere, sprovvisto da oltre quattro mesi di un presidente, rischia seriamente il commissariamento da parte della Regione Puglia. Durante la guerra di campanile in corso tra le amministrazioni di Ostuni e Fasano, ciascuna delle quali preme per l’elezione di un proprio esponente, uno dei membri della giunta esecutiva, l’avvocato fasanese Giuseppe Colucci, accusa d’indifferenza e menefreghismo la politica locale.

«Nell’ultimo consiglio comunale – scrive Colucci – nell’indifferenza e nel menefreghismo di tutta la parte politica di maggioranza, è emersa la volontà chiara di procedere al commissariamento del Parco regionale delle Dune Costiere. Decisione scellerata, solo perché gli enti consorziati del parco, i comuni di Ostuni e Fasano con la provincia di Brindisi, non riescono a esprimere nomi condivisi circa la nomina del Presidente e dei membri della giunta esecutiva. Personalmente mi sarei aspettato che il Sindaco Zaccaria continuasse a confrontarsi con gli altri enti per dirimere la questione, dopo il mio solerte e accorato sollecito.

A questo riguardo – continua Colucci – desidero far rilevare che non sono due mancate nomine (presidente e membro della giunta esecutiva) a umiliare la realtà del Parco, quanto piuttosto i mesi trascorsi di assoluto disinteresse nei confronti dell’operato di dieci anni, distruggendo le  risorse ambientali, sociali e culturali. I Territori protetti dal Parco, non a caso, sono ancora uno dei pochi Beni del nostro territorio e dovrebbero essere oggetto di vanto e di massima tutela. Nel merito della questione, laddove ci si domanda perché rimanere in un’istituzione senza “avere voce in capitolo”, forse vale solo la pena di ricordare che il Sindaco del Comune di Fasano fa comunque parte dell’assemblea consortile del Parco, che ha tra i propri compiti quello di procedere alla nomina dei membri della giunta esecutiva, cariche oramai scadute il 12 aprile scorso.

Lo stallo che ormai dal gennaio 2020 caratterizza l’attività di gestione del Parco – conclude Colucci – ha arrecato gravissimi danni al territorio e  alle attività su di esso insediate, come i lidi balneari, in quanto la giunta è impossibilitata a rilasciare pareri.

Tale organo, rappresentato dal sottoscritto, da Giacomo Asciano e Dino Cofano, peraltro senza presidente, a norma dell’art 19 secondo comma della legge regionale 19/97, a seguito di uno stato di inerzia e di inattività non certo  da imputarsi alla giunta stessa, rischierebbe il commissariamento da parte della Regione, con l’azzeramento di tutti gli organi presenti all’interno del Parco».

A strettissimo giro arriva la risposta del sindaco di Ostuni e presidente dell’assemblea consortile Guglielmo Cavallo, che in una nota stampa scrive: «Leggo dagli organi di stampa di alcune rimostranze mosse da parte di membri della giunta esecutiva del Parco. Mi preme rilevare che rientra nelle prerogative della Giunta, riunirsi per deliberare anche in assenza del presidente dell’ente. Non è giustificabile utilizzare questa fase per polemiche sterili di carattere politico. Inoltre le scelte politiche non rientrano nelle prerogative della Giunta, che invece dovrebbe incontrarsi urgentemente per adempiere al rilascio dei pareri obbligatori e delle autorizzazioni per le attività del Parco così come previsto dallo statuto, come sollecitato da una mia lettera inviata l’8 giugno scorso, oltre che da un parere espresso dalla Regione Puglia».

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