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Agosto 11 2025

Pedopornografia online, arrestato dalla Polizia Postale un ex sacerdote di 73 anni

Già arrestato nel 2015 per la stessa tipologia di reato, l’uomo è adesso ai domiciliari a disposizione della Procura di Brindisi

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Un ex sacerdote di 73 anni, di Ostuni, è stato arrestato in flagranza di reato dagli uomini delle sezioni di Polizia Postale di Brindisi e Lecce, poiché trovato in possesso di un ingente quantitativo di immagini e video di natura pedopornografica ritraenti prevalentemente minori in età prepuberale o adolescenziale intenti in atti sessualmente espliciti.

Le indagini sono state avviate a seguito di una segnalazione, che evidenziava un’attività online sospetta da parte di un utente connesso alla rete dal territorio italiano, e dall’attività di coordinamento svolta a livello nazionale dal servizio polizia postale e delle comunicazioni attraverso il centro nazionale di contrasto della pedopornografia on line (Cncpo).

L’ex parroco, Francesco Legrottaglie, già cappellano all’ospedale Perrino di Brindisi, individuato all’esito di accurate indagini informatiche svolte dagli operatori della postale, è stato quindi sottoposto a perquisizione su disposizione della Procura di Lecce.

L’esecuzione del provvedimento ha consentito agli agenti di scoprire sui suoi dispositivi informatici un ingente archivio contenente le immagini dei minori. All’arrivo degli agenti l’indagato ha provato ad eludere il controllo: quando hanno suonato alla sua porta è corso infatti a nascondere un pc in un grosso contenitore, di quelli adoperati per conservare olio, posto nel seminterrato della sua abitazione, producendo rumori metallici.

Gli agenti, compreso quanto stesse accadendo, hanno fatto irruzione nell’abitazione, dove l’indagato è stato trovato in abito talare, riuscendo ad evitare l’occultamento e la distruzione delle prove. All’interno dell’abitazione sono stati rinvenuti diversi dispositivi informatici e diverse componenti di una postazione completa di monitor, webcam, tastiera che appariva con cavi scollegati e priva del case, quello poi rinvenuto nel bidone dell’olio.

Inoltre, sono stati rinvenuti numerosi fogli scritti a penna riportanti account stranieri, probabilmente creati dall’indagato per mascherare la sua vera identità durante la navigazione nel web e verosimilmente utilizzati dall’uomo per procurarsi materiale pedopornografico. Molti foglietti erano stati strappati e gettati all’interno di un cestino per la spazzatura.

Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro e l’uomo, già arrestato nel 2015 dagli stessi poliziotti per la medesima tipologia di reato, è stato sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura di Brindisi.

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