La procedura adottata dal Comune di Ostuni per lo snellimento delle pratiche edilizie relative a interventi da effettuare in zone ricadenti all’interno del perimetro tracciato dal Pai – Piano di assetto idrogeologico, non trova il favorevole accoglimento del Partito Democratico di Ostuni. Giunge infatti dalla segreteria locale, la nota sottoscritta dal segretario cittadino Fabio Giorgino, che spiega le motivazioni per cui i democratici ritengono poco funzionale il nuovo procedimento posto in essere dall’amministrazione comunale ostunese.
«Ancora una volta le buone intenzioni dell’amministrazione si trasformano in mosse inappropriate che vanno in senso contrario al tanto auspicato processo di aggiornamento e razionalizzazione del procedimento edilizio. Di fatto, esiste, ormai da qualche settimana, negli uffici comunali del Servizio Urbanistica un problema che produce ulteriori rallentamenti sulle pratiche edilizie interessate dai vincoli del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) della Regione Puglia.
Accade infatti che con Determinazione n. 211 del 11/02/2021 adottata dal Dirigente del Settore “Urbanistica e Lavori Pubblici” sono stati individuati due professionisti esterni all’amministrazione, esperti nella materia idraulica e geomorfologica, che, in ragione di una Legge Regionale di delega del 2013, possono sostituirsi all’Autorità di Bacino Distrettuale nella predisposizione di pareri tecnici sulle pratiche urbanistiche assoggettate al vincolo del PAI.
Secondo il nostro punto di vista, attivare l’esercizio della delega su materie per le quali non si è già attrezzati, comporta per una Pubblica Amministrazione uno sforzo di non poco conto, sia sotto il profilo dell’impegno organizzativo che di quello economico. Tutto ciò deve far presupporre che sia stato ben valutato il beneficio derivante dal lavoro che si decide di far affrontare agli uffici, purtroppo, così non è stato per il Comune di Ostuni, anzi, a quanto pare si è male interpretata la Legge Regionale di delega, sopravvalutando l’effetto di snellimento che poteva apportare alle istruttorie urbanistiche.
Del resto questa Legge Regionale, operativa da ben otto anni, non ha mai suscitato l’attenzione delle passate amministrazioni proprio perché i pareri delegati ai comuni sono solo per interventi edilizi di piccola entità che possono anche essere autorizzati dai RUP comunali senza ricorrere a consulenze specialistiche e in caso di dubbio inviati all’Autorità di Bacino Distrettuale. Sono esclusi dalla delega, a titolo di esempio, tutti i “piani casa”, i condoni, gli ampliamenti in genere e le nuove costruzioni.
Alla luce di queste considerazioni, era veramente necessario selezionare dei tecnici esterni per l’esercizio di questa delega, di fatto attiva già dal 2013, sapendo che ben poco avrebbero potuto fare per snellire e velocizzare la maggior parte dei pareri in materia del PAI? Ma peggio ancora, ci viene da pensare, che non si fosse appreso a pieno il funzionamento della delega; ciò viene confermato dalla paralisi che si è immediatamente verificata. Infatti, a prescindere dalla tipologia di intervento edilizio richiesto dai cittadini, tutte le pratiche assoggettate al PAI sono state dirottate dai RUP verso i tecnici individuati con la suddetta Determinazione dirigenziale, creando un allungamento dei tempi per quelle pratiche che invece devono essere indirizzate (perché non delegabili al Comune) per il parere di competenza all’Autorità di Bacino Distrettuale. Il desiderio del Partito Democratico di Ostuni è da sempre quello di offrire aiuto e collaborazione nell’individuazione di percorsi virtuosi per giungere alla soluzione dei problemi.
Anche in questo caso vogliamo dare il nostro contributo: riteniamo che l’unico modo per assicurare una reale dotazione di strumenti decisori efficaci e non ambigui, in questa materia, ai tecnici comunali, che ogni giorno devono assumere responsabilmente pareri sui progetti dei privati cittadini, degli imprenditori e di tutti coloro che investono sul nostro territorio, sia quello di procedere costruendo una reale interlocuzione a livello tecnico con l’Autorità di Bacino Distrettuale per giungere ad avere la definizione della reale pericolosità idraulica e geomorfologica su tutto il territorio comunale.
Se nel nostro Comune negli ultimi anni sono stati realizzati interventi di Mitigazione del Rischio Idraulico, i progetti di queste opere, non solo sono già in possesso dell’Autorità di Bacino Distrettuale, ma sono stati realizzati previo parere favorevole della stessa Autorità, in difetto di ciò, si tratterebbe di interventi realizzati senza le necessarie autorizzazioni. Il che, oltre al problema formale, certificherebbe la mancanza di garanzia di un intervento di riduzione reale della pericolosità idraulica o geomorfologica.
In realtà, nel territorio del Comune di Ostuni, come i tecnici sanno, ci sono perimetrazioni del PAI solo lungo la zona costiera, la rimanente parte del territorio è invece assoggettata al PAI in maniera presunta per via della presenza del sistema delle lame, bisogna quindi passare dalla presunta pericolosità a quella effettiva e questo può essere fatto, anche in tempi rapidi, ma solo instaurando un rapporto collaborativo con l’Autorità di Bacino Distrettuale e non cercando maldestramente di sostituirsi ad essa nelle competenze sui pareri non delegati o imponendo perimetrazioni non condivise».