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Agosto 11 2025

Porto di Villanova, Angelo Pomes: ‘Ci risiamo’

«La notizia del mancato inserimento della Riqualificazione del Porto di Villanova tra le priorità strategiche finanziate con i fondi del Contratto Istituzionale di Sviluppo Brindisi-Lecce Costa Adriatica, è l’ennesimo duro colpo per la nostra città e per il rilancio dell’intero sistema costiero»

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Il consigliere comunale uscente Angelo Pomes (PD), già capogruppo in consiglio dei democratici e candidato sindaco per il PD alle ultime elezioni amministrative, torna ad intervenire su un argomento persistente del dibattito locale, quello legato al porto di Villanova.

«La notizia del mancato inserimento della Riqualificazione del Porto di Villanova tra le priorità strategiche finanziate con i fondi del Contratto Istituzionale di Sviluppo Brindisi-Lecce Costa Adriatica, è l’ennesimo duro colpo per la nostra città e per il rilancio dell’intero sistema costiero.

L’assenza di rappresentanti in grado di far valere gli interessi del nostro territorio continua a far perdere occasioni di sviluppo e crescita.
Le difficoltà gestionali e di coordinamento della parte burocratica ed amministrativa fanno il resto.

Ciò non può più essere tollerato e non è assolutamente compatibile con una città turistica che ambisce a rappresentare il punto di riferimento più importante dell’intera Regione.
Non si può pensare di essere, ad esempio, protagonisti di un festival di respiro internazionale e non essere capaci di offrire servizi adeguati ad una città accogliente ed all’avanguardia.

Lo stato del sistema costiero è pessimo, per certi versi imbarazzante. Bene la manutenzione della pista ciclabile e finalmente la realizzazione di un sistema di parcheggi che, seppur provvisorio e realizzato in breve tempo, garantisca una migliore fruizione tutela della costa impedendo l’accesso di moto, auto e camper. Ciò però, affinché non risulti solo una buona iniziativa ma estemporanea, deve essere inserito all’interno di un programma più complessivo di valorizzazione e rilancio dell’intero sistema costiero capace di tenere insieme l’interesse pubblico e le legittime istanze private, al fine di migliorare la qualità dei servizi, la tutela della costa e le opportunità di lavoro, crescita e sviluppo per il nostro territorio.

In quest’ottica la Riqualificazione del Porto è strategica per il rilancio del sistema costiero. A ciò si aggiunga la necessità di riqualificazione e dotazione di servizi delle frazioni di Villanova, Camerini e Diana Marina.

Alla luce di quanto rappresentato, stante la precaria situazione nella quale versa il porto, non essendo più plausibile alcuna circostanza che giustifichi ritardi e disservizi, chiediamo alla Regione Puglia ed alla Commissione Straordinaria che verifichi la possibilità di essere riammessi, nel breve periodo, nell’elenco delle opere finanziabili con il CIS o con altre forme di finanziamento pubblico (PNRR o finanziamenti regionali).

Qualora ciò non fosse possibile chiediamo alla Regione Puglia in sinergia con la Commissione Straordinaria di attivare una nuova procedura di gara e conferenza dei servizi che apra ai privati la possibilità di riqualificazione e gestione del Porto. Chiediamo alla Commissione Straordinaria che amministra la nostra città di attivare tutte le procedure necessarie alla riqualificazione delle frazioni di Villanova, Camerini e Diana Marina, anche attraverso l’attivazione di concorsi di idee in grado di elevare la qualità dei progetti e la condivisione delle soluzioni ed anche, in assenza di forme di finanziamento pubblico, previo verifica della disponibilità dei privati a finanziare tali iniziative in un’ottica di sinergia pubblico-privato necessaria la raggiungimento degli obiettivi in tempi congrui.

Bisogna infine far partite il dragaggio del porto già finanziato con soldi pubblici, completare la procedura del Piano delle Coste e seguire con attenzione, stante la disponibilità di Aqp e Autorità Idrica, sollecitando l’efficienza degli uffici comunali nella predisposizione degli atti di competenza, l’iter che porterà al potenziamento ed al completamente del sistema idrico-fognario della zona sud della costa (Lamasanta, Costa Merlata, Torre Pozzelle e Lamaforca)

La città non può più attendere».

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