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Dicembre 14 2024

“Posso prima io?” L’on. Palmisano invita il Consiglio Comunale ad aderire all’iniziativa

La campagna di sensibilizzazione, promossa dall’associazione “Vite da colorare” di Grottaglie, prevede un pass nominativo da riservare a chi assiste disabili e persone fragili, per evitare code e rischi di contagio,

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Un pass nominativo da riservare a chi assiste disabili e persone fragili che, in questa fase di emergenza sanitaria, dia la possibilità di evitare lunghe code e scansare eventuali pericoli di contagio. L’onorevole Valentina Palmisano, attraverso una nota stampa, rivolge l’invito a valutare la stessa iniziativa anche ad Ostuni.

“Posso prima io?” è la domanda che dà nome alla campagna di sensibilizzazione promossa dall’associazione “Vite da colorare” di Grottaglie, a cui hanno aderito diverse amministrazioni pugliesi.

«Sarebbe bello se anche la città di Ostuni aderisse al progetto – ha spiegato la deputata pentastellata – Per tante persone potrebbe essere un aiuto concreto. Come avvenuto in altri comuni, si tratterebbe di realizzare un pass nominativo per chi assiste persone fragili e con disabilità. Una tessera da utilizzare in alcune attività commerciali per beni di prima necessità, come farmacie, parafarmacie e supermercati, evitando le code e permettendo il rientro a casa in tempi brevi. Soprattutto in questa fase di emergenza sanitaria, può diventare di grande aiuto per chi ha reali esigenze.

Il consiglio comunale di Bari, su richiesta dei portavoce del Movimento Cinque Stelle, ha approvato l’ordine del giorno per avviare questa procedura. Invito l’intera assise di Ostuni e la commissione temporanea straordinaria istituita pochi giorni fa, a valutare questa proposta già per la prossima seduta del consiglio comunale, fissata per il 26 novembre. Sarebbe una dimostrazione di vicinanza importante nei confronti dei tanti nuclei familiari che ogni giorno già combattono tra le difficoltà quotidiane, che in questo momento storico sono certamente aumentate.

Con l’aiuto delle associazioni presenti sul territorio, si potrebbe fare un censimento e creare un primo elenco, con la possibilità di aggiornarlo in base alle richieste. L’obiettivo potrebbe essere molteplice: limitare il disagio di una fila, in questo momento storico evitare anche esposizioni a pericoli di contagio, e dedicare più tempo alla persona che si assiste».

Un’istanza che potrebbe vedere anche il coinvolgimento degli stessi operatori commerciali del territorio. «Ritengo necessario che ci sia responsabilità – conclude Palmisano – di coloro i quali otterranno il pass: il valore genuino di questa proposta non può essere confuso con un libero arbitrio fatto di escamotage o scorciatoie. Vuole essere solo una manifestazione reale di senso civico indirizzata a chi ha reali necessità».

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