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Agosto 13 2025

Prima Ostuni attacca il sindaco, Giovanni Fedele: ‘La città non merita questo triste spettacolo’

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Giovanni Fedele, coordinatore cittadino del movimento politico Prima Ostuni rivolge parole dure nei confronti del sindaco Angelo Pomes, commentando la gestione della crisi politico-amministrativa che ha portato il primo cittadino alla revoca delle cariche assessorili ai tre esponenti dell’area socialista Giuseppe Tanzarella, Antonio Zurlo e Antonella Turco.

Il Consiglio Comunale di lunedì 11 agosto ha dimostrato in maniera lampante – attacca  Fedelelo stato comatoso in cui versa la Democrazia dell’alternanza nella nostra città.

Un Sindaco eletto con il 63,4%, dopo due anni, per interessi personali da un lato e politici- amministrativi del suo partito a piú alti livelli dall’altro, sbatte fuori tre Assessori, rei d’aver sollevato qualche domanda su alcune porcate amministrative che gridano vendetta come la concessione della refezione scolastica per 25 anni e la lottizzazione Mogale che interessa personalmente il Primo Cittadino, tradendo il mandato elettorale ricevuto dal popolo ostunese mettendo ai margini 4.200 voti ricevuti dalle due liste che facevano riferimento agli Avvocati Domenico e Giuseppe Tanzarella, indispensabili per la sua vittoria.

Lunedì scorso, con l’ipocrisia che lo contraddistingue, il Sindaco, in maniera leggiadra, ha informato la città di aver nominato due Assessori come aveva promesso, “giovani e di belle speranze…” e di aver raccattato dall’ex Psi ed addirittura dal centro destra due consiglieri comunali che hanno (a suo dire) a cuore il bene comune…..!! 

Il Sindaco con questo suo atto d’imperio, certifica la fine della sua maggioranza, ma sapendo benissimo di non poter governare a 13, perché nella maggior parte degli argomenti di Urbanistica risulta incompatibile dovendo uscire dall’aula in cui si svolge la Giunta ed il Consiglio Cominale, chiede “responsabilità” a tutti i consiglieri comunali.

Fuori dal politichese, contratterà tutti i provvedimenti volta per volta, chiedendo il voto di qualche consigliere Socialista che si é autonominato pontiere o di qualche altro dell’Opposizione, tirando a campare, coprendo la propria incapacità politica ed amministrativa con la propaganda mediatica e social in stile sovietico, per spostare l’attenzione alimentando un ridicolo culto della personalità.

Lancio un appello a tutte le forze politiche: per evitare di allontanare ancora di piú i cittadini dalla politica, visto lo spettacolo di un ” calcio mercato” applicato ai consiglieri, se il Sindaco non dovesse avere i numeri per approvare i provvedimenti che porterà in Consiglio Comunale, Si DIMETTA, evitando a questa città lo scempio di un galleggiamento che non serve a nulla.

Rimangono irrisolti problemi e provvedimenti non approvati frutto del fallimento di questi anni di vuota propaganda: il Piano dei dehoors, il Piano del traffico e viabilità, l’adeguamento del Prg al Pptr, il nuovo Piano Industriale d’Igiene Pubblica ed Ambientale, il Piano del Commercio, la nuova 167, il Porto che affonda nelle lungaggini burocratiche e nella mediocrità amministrativa, la nuova normativa per le api calessino trattati come appestati, il regolamento Ncc, il marasma del Centro Storico, la crisi drammatica in cui versa il Turismo, nonostante lo sperpero di denaro pubblico per spettacoli e palchi megagalattici che non hanno però fermato il calo drastico di arrivi e presenze.

Tutti questi temi ed altri ancora, necessitano di una maggioranza chiara, seria, coesa, priva d’interessi personali grandi, medi e piccoli com’é questa sgangherata e raffazzonata messa in piedi dal Sindaco e dai suoi consiglieri occulti.

Dopo la nota pubblica dei vertici provinciali e regionali dell’Associazione Nazionale “Prima l’Italia” , in cui si stigmatizzava il comportamento del neo consigliere comunale di Maggioranza Adriano Zaccaria, eletto nel centro destra, lo invitiamo, ancora una volta, a dichiararsi Indipendente, lasciando il Movimento PRIMA OSTUNI che é e rimane, alternativo al Sindaco ed alla sua maggioranza.

Confidiamo che non sia necessaria una formale espulsione del suddetto consigliere, al quale auguriamo oltre che le migliori fortune, anche di aver trovato pace interiore dopo quest’ultimo volo pindarico.”

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