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Ottobre 16 2024

Prodotti per fumatori, Fenailp: «Sia consentita la vendita anche ai titolari di patentini e partite Iva»

La Fenailp di Ostuni interviene sulla questione relativa alla vendita dei prodotti accessori per fumatori, consentita di recente solo alle rivendite autorizzate

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Cosimo Lubes, vicepresidente nazionale e coordinatore locale della Fenailp – federazione nazionale autonoma imprenditori e liberi professionisti, ha accolto la protesta dei titolari di patentini e di partita iva per la vendita di tabacchi lavorati di Ostuni, cui è stata revocata la licenza di vendita dei prodotti accessori per fumatori.

 

A causa di un recente provvedimento governativo infatti, i titolari di patentini e di partita iva non sono più autorizzati a vendere prodotti accessori come le cartine, le cartine arrotolate senza tabacco e i filtri per sigarette. Pertanto, la Fenailp Nazionale, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Riccardo Fraccaro, al Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, al Ministro dei Rapporti con il Parlamento Federici D’Incà e ai capigruppo di camera e senato, ha sollevato il problema.

«Ad oggi – spiega il presidente nazionale della Fenailp Sabato Pecorarosolo negli Esercizi di Monopolio possono essere vendute al pubblico “esclusivamente” per il tramite delle rivendite di cui alla legge 22 dicembre 1957, n. 1293, escludendo così i titolari dei patentini che, invece, per essere contemplati dall’art. 16 della legge citata, tra “i sistemi di vendita” dei generi di monopolio, operano a pieno titolo in tale settore, unitamente alle rivendite, sin dal 1957.

 Tra l’altro, dal momento che il comma 600, riposa nella sua ratio e nel suo portato, nell’aumentare l’imposta di consumo, nella misura pari a euro 0,0036 del prezzo contenuto in ciascuna confezione destinata alla vendita al pubblico, limitare alle sole rivendite la vendita al pubblico, significa contrarre fortemente l’offerta di tali prodotti che, invece, si potrebbe avvalere, come del resto è accaduto sino ad oggi, della capillare presenza sul territorio dei numerosi possessori di patentini».

«Ed è per questo che è incomprensibile – affermano Pecoraro e Lubesla loro esclusione, in quanto, poiché i monopoli di Stato ne trarrebbero un sicuro maggiore gettito fiscale, è facile ritenere che quell’allocuzione “esclusivamente”, sia più ascrivibile a un refuso di confezionamento della disposizione, che alla connaturale volontà del legislatore.

 Pertanto, grazie agli Associati del “Settore”, della Regione Puglia, è stato chiesto alle Istituzioni di voler sanare la sperequazione venutasi a creare, tra operatori dello stesso settore (rivendite e possessori di patentini) con una norma decisamente contraria agli interessi stessi dello Stato che, da un lato aumenta l’imposta di consumo, per riceverne un maggior gettito, e dall’altro, contrariamente, ne limita i propri servizi di vendita diffusi capillarmente su tutto il territorio nazionale.

 E, a questo fine la Fenailp propone una bozza di emendamento di parziale abrogazione e integrazione dell’Art. 1, comma 600, punto 3 della Legge 27 dicembre 2019, n. 160 – Bilancio di previsione dello Stato 2020, da presentare o in sede di Commissione Bilancio o in sede discussione di approvazione in Aula del Decreto Rilancio».

 

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