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Ottobre 17 2024

Regione Puglia, fronte comune contro il deposito per lo smaltimento rifiuti nucleari

L’Assessore Regionale all’Ambiente Maraschio a lavoro per ribadire il fermo “no” al deposito di materiale nucleare

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L’idoneità pugliese ad ospitare potenzialmente il Deposito nazionale per lo smaltimento dei rifiuti nucleari, continua ad alimentare il dibattito locale, dettando gli incontri tra l’Assessore Regionale all’Ambiente, Anna Grazia Maraschio e i Sindaci e il Presidente del Parco dell’Alta Murgia. L’ obiettivo è definire un percorso condiviso con il territorio e ribadire il fermo “no” da parte della Regione Puglia al deposito di materiale nucleare nell’area protetta.

Dopo aver incontrato i Sindaci di Gravina, Laterza e Altamura e il Presidente del Parco Francesco Tarantini, l’Assessore Maraschio ha incontrato i tredici Sindaci del Parco dell’Alta Murgia (Altamura, Andria, Bitonto, Cassano Murge, Corato, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Santeramo in Colle, Spinazzola, Toritto) afferenti alle Province di Bari e BAT.

«Come Regione Puglia ci opporremo con tutte le nostre forze – ha dichiarato l’Assessore Maraschio – alla scelta scellerata di individuare l’Alta Murgia come possibile sito per lo smaltimento di rifiuti nucleari. In questi giorni ci siamo confrontati e ho ascoltato tutte le sacrosante ragioni dei territori che si oppongono a questa scelta e siamo pronti a mettere in campo qualunque azione, politica e legale, a tutela della salute dei cittadini e della bellezza e biodiversità di un Parco Nazionale, che rappresenta uno dei luoghi più singolari del Mediterraneo.

L’idea è fare fronte comune insieme alla Regione Basilicata, perché si concordi una strategia unitaria e consapevole: c’è bisogno in questa nuova battaglia di unità d’intenti e del coinvolgimento di tutta la comunità pugliese e lucana». I prossimi incontri tra presidenti e assessori delle due regioni, segnerà l’inizio delle operazioni per definire, insieme alle comunità interessate, tutti i rilievi da inviare al Governo nazionale per scongiurare la possibile scelta dei siti pugliesi e lucani, così come riportato dalla mappa pubblicata nei giorni scorsi.

Le osservazioni dovranno essere presentate entro 60 giorni dalla pubblicazione della carta dei siti potenzialmente idonei, cioè entro il 6 marzo 2021, così come prevede la procedura di consultazione pubblica avviata in base alle disposizioni del decreto legislativo n. 31/2010.

«Il Mezzogiorno – ha concluso l’Assessore Maraschio – ha già pagato un prezzo altissimo in termini ambientali ed è per questo che metteremo in campo tutto quello che possiamo fare, politicamente e legalmente, per impedire la localizzazione dei rifiuti radioattivi».

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