Nel pomeriggio di ieri, alcuni agenti del commissariato di Polizia di Ostuni, durante un ordinario servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, L.V.P., cittadino ostunese e sorvegliato speciale della Polizia di Stato. Le accuse contro di lui sono: resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli, porto di armi e oggetti atti ad offendere e violazione delle prescrizioni inerenti la sorveglianza speciale cui era sottoposto (ex art. 75 D.Lgs 159/2001).
Mentre si aggirava a bordo di una moto priva di targa, il soggetto è stato notato e riconosciuto dagli agenti. Invitato a fermarsi, l’arrestato è fuggito cercando di sfuggire ai controlli. Ciò nonostante, dopo un breve inseguimento, gli agenti riuscivano a bloccarlo e a sottoporlo a perquisizione personale, estesa anche alla moto. Qui, occultati nel vano porta casco, venivano rinvenuti e sequestrati un coltello in acciaio della lunghezza di cm 19, privo di manico e un forchettone da cucina lungo cm 32. Durante il controllo di Polizia, il fermato, da subito si dimostrava insofferente, cercando peraltro di provocarsi lesioni autoinflitte.
Inoltre, nel corso degli accertamenti, l’arrestato pronunciava frasi minacciose e offensive all’indirizzo degli operanti.
A seguito degli accertamenti svolti e delle numerose violazioni al codice della strada riscontrate, si procedeva al fermo e al sequestro amministrativo del ciclomotore, privo di targa, rispettivamente a causa di guida senza patente e della mancanza di assicurazione obbligatoria RCA. Il Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Brindisi, ha disposto gli arresti domiciliari che il pregiudicato sconterà presso la propria abitazione. Nella tarda mattinata odierna, all’esito dell’udienza di convalida, il GIP del Tribunale di Brindisi confermava l’arresto eseguito e il regime dei domiciliari.