Adesso possiamo dirlo: per i nove dipendenti della Rsa Medihospes di contrada Trappeto del Monte di Ostuni ci sarà un lieto fine. Come raccontato nei giorni scorsi, dal prossimo 1° ottobre la struttura sarà amministrata dall’Asl di Brindisi, che, dopo le tante discussioni, ha deciso di prendersi carico anche del personale inizialmente escluso dall’avviso pubblico.
Come spiega Fabiano Amati, assessore regionale al Bilancio: “La soluzione sarebbe quella di destinare i relativi servizi alla società in house SanitàService, che predisporrà il preventivo dei costi e, a seguito di deliberazione della Asl, procederà all’assunzione del personale”. Riguardo alla transizione verso la gestione pubblica ribadisce: “Nessuno sarà lasciato indietro e avverrà nel rispetto della legge e della dignità dei lavoratori. È il trionfo della sanità pubblica e della legge, nonché la tacitazione di tutti i profeti di sventura”.
In merito, è intervenuto anche Alessandro Galizia, segretario provinciale Ugl Salute Brindisi, evidenziando come questa decisione non sia affine ad altre prese in situazioni analoghe e manifesti una vera e propria disparità di trattamento. A sostenere questa tesi c’è anche il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli. “L’impegno preso dall’assessore Amati per garantire l’assunzione in SanitàService per i 9 lavoratori della RSA di Ostuni, non compresi nell’avviso pubblico per l’assunzione diretta di 37 unità, è la dimostrazione che per la Regione Puglia, e in modo particolare per il politico fasanese, esistono dipendenti che prestano servizio nella sanità pubblica brindisina di serie A e dipendenti di serie B”.
Negli ultimi mesi, infatti, sono state presentate in Commissione Sanità i fascicoli di 450 addetti alla pulizia e alla sanificazione dell’Asl Brindisi, ma, a detta di Caroli, “è evidente che questi non hanno né santi in paradiso né assessori nella giunta, visto che per loro non è stata programmata né presa in considerazione nessuna possibilità di internalizzazione in SanitàService, eppure il contratto con il privato Colser è in scadenza il prossimo 31 ottobre e con ogni probabilità continuerà ad andare in proroga, con un trattamento economico che non è quello che hanno i colleghi che lavorano, con le stesse mansioni, in altre Als pugliesi già internalizzate”.