Sabato 10 giugno a partire dalle ore 20.00 a pochi passi dalla iconica colonna settecentesca di Sant’Oronzo, Altamura Distilleries e Casbah Risto Cafè daranno vita a “Three Lions “, un evento unico assolutamente da non perdere.
Una serata unica e dinamica che sviluppa un’idea diversa di fruizione del drink e che va ad accendere i riflettori sulle insegne del luogo per permettere a neofiti e appassionati di mixology di conoscere le diverse strutture e l’expertise dei barman stessi, che attraverso le loro creazioni promuovono la cultura del bere e l’interazione fra cliente e operatore.
Quattro ospiti davvero speciali, punte di diamante del panorama mixology italiano, animeranno la serata miscelando la Premium Vodka di Altamura Distilleries all’insegna dell’arte del bere bene,una chance unica per assaporare cocktail di livello internazionale.
L’estate pugliese inizia dunque nel migliore dei modi, grazie alla proficua collaborazione che da oltre un anno si è instaurata tra Altamura Distilleries e lo storico locale della città bianca. I quattro bar tender di livello internazionale che proporranno le proprie e originali miscelazioni homemade sono Martina Bonci dal Gucci Giardino 25 di Firenze, Antonio Ferrara-Aman Venice, Edoardo Sandri-Four Seasons Firenze e Lorenzo Di Cola-Palazzo Experimental Venezia.
Con sede ad Ostuni, Altamura Distilleries è stata fondata dopo che tre americani ,Frank Grillo, Justin Breland e Steve Acuna, hanno deciso di perseguire il sogno di una vita di trasferirsi in Italia. Durante i loro tour attraverso le regioni del sud, sono stati ispirati dalle spiagge, dal pane e dalla qualità della vita in Puglia per mettere radici. È stato lì che l’amore per la cucina e per gli alcolici si è fuso in un’impresa cosmica che ha permesso di trasformare una pagnotta di pane in una vodka pluripremiata.
Entusiasti di questo primo anno da imprenditori pugliesi, Frank, Justin e Steve sono pronti a scommettere su nuovi distillati e liquori, che continueranno a realizzare con materie prime tipiche del territorio.
