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Agosto 11 2025

Scuola, Puglia: in vigore da oggi la nuova ordinanza. Ddi a scelta anche per le superiori

Entra in vigore oggi l’ultimo provvedimento regionale che estende anche alle superiori la possibilità di scegliere la didattica digitale integrata, anziché quella in presenza

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A partire da oggi, fino al prossimo 6 febbraio, ha effetto l’ordinanza n. 21 del governatore della regione Puglia, Michele Emiliano, che estende la possibilità di scegliere la Ddi (didattica digitale integrale) anche agli studenti delle scuole superiori, che dal primo febbraio prossimo dovrebbero rientrare in classe.

L’ordinanza divide i suoi effetti in due fasi. Da oggi, 25 gennaio, fino al 30, l’attività didattica di scuole dell’infanzia, elementari e medie si continua a svolgere in presenza, con opzione di Ddi a richiesta per elementari e medie. La scelta può essere effettuata una sola volta per tutta la durata dell’ordinanza. L’attività didattica delle scuole superiori è in Ddi al 100%, mentre resta garantita l’attività in presenza per alunni Bes e per chi frequenta i laboratori.

Per la seconda fase, che va dall’1 al 6 febbraio, l’ordinanza mantiene l’attività didattica di scuole dell’infanzia, elementari e medie si continui in presenza, con opzione di Ddi a richiesta. L’attività didattica delle scuole superiori torna in presenza al 50%, con opzione Ddi a richiesta, consentita una sola volta per tutta la durata dell’ordinanza. Ancora una volta resta garantita l’attività in presenza per alunni Bes e per chi frequenta i laboratori.

Unanime il grido di protesta che giunge da studenti, docenti e soprattutto dalle organizzazioni sindacali, pronti a manifestare contro quella che definiscono “scuola on demand”. «Restiamo fermi sul nostro no alla scuola ‘on demand’– afferma Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia – che dall’1 febbraio verrà estesa anche alle superiori La scelta se mandare o meno i propri figli a scuola non può essere delegata ai genitori e il presidente Emiliano non può continuare ad adottare mezze misure come quella del sistema misto di frequenza con la didattica digitale integrata. Lunedì 25 gennaio – conclude – scenderemo di nuovo in piazza, alle ore 16, davanti alla sede della presidenza della Regione Puglia, contro la Did a domanda individualizzata: non si può proseguire con questa politica dello scaricabarile il cui conto è pagato solo dai lavoratori del sistema scuola e dalle famiglie pugliesi».

«Dal primo febbraio il regime di didattica mista su richiesta delle famiglie, imposto per ordinanza alle scuole pugliesi e che finora aveva colpito solo il primo ciclo, viene esteso anche alla secondaria di secondo grado. E così ora in Puglia il cerchio si chiude con una doppia limitazione nel caso delle superiori: la facoltà attribuita alle famiglie di non far frequentare in presenza le attività didattiche si aggiunge ad una riduzione delle frequenze, prevista già a monte e contenuta entro il vincolo del 50% rispetto al totale delle presenze». E’ quanto sostiene la Flc Cgil Puglia, commentando l’ordinanza n 21 emanata dal governatore Michele Emiliano. «Riteniamo questa misura seriamente lesiva del lavoro e della dignità di tutto il personale scolastico – conclude il sindacato – e per questo ci attiveremo affinché, unitariamente con le organizzazioni sindacali di categoria, si individuino forme di mobilitazione adeguate al livello di attacco che il mondo della scuola pugliese da settimane sta sopportando, e che saranno comunicate in una conferenza stampa convocata ad hoc».

«Annunciare date per la ripresa significa solo lanciare proclami al vento. La scuola in presenza potrà ripartire quando avremo la necessaria sicurezza e, quindi, solo quando i contagi cominceranno a diminuire e saranno recuperati i ritardi per l’attuazione di alcune importanti misure che andavano previste da tempo a tutela della salute del personale scolastico e degli alunni. Inoltre, restiamo fermi sul nostro no alla scuola on demand, che dall’1 febbraio verrà estesa anche alle superiori. Lo diciamo da tempo: la scuola è funzione dello Stato costituzionalmente garantita e non servizio a domanda individualizzata». Sono le considerazioni di Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia.

Per Roberto Calienno, segretario generale Cisl Scuola Puglia, «la possibilità estesa anche alle famiglie degli studenti delle superiori – oltreché sinora a quelle del 1° ciclo – di scegliere la frequenza in presenza o a distanza delle lezioni è un fatto gravissimo, non più tollerabile». Calienno esprime «netta contrarietà per quanto attiene la facoltà di scelta delle famiglie, peraltro va precisato che – dal punto di vista ordinamentale – non esiste una modalità di ‘didattica mista’, esiste una forma di didattica in ‘presenzà e un’altra ‘digitale integratà come indicato con chiarezza dalle linee guida dello scorso 7 agosto».

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