Un’altra scoperta di merce contraffatta è stata portata alla luce nel Porto di Brindisi dalla Guardia di Finanza e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane durante una serie di controlli nei confronti degli autoarticolati sbarcati da una motonave proveniente dalla Grecia.
I finanzieri ei doganieri hanno rinvenuto, all’interno di un Tir, 57.600 paia di sandali infradito recanti i segni distintivi contraffatti della nota azienda brasiliana “HAVAIANAS”, destinati ad una ditta di un soggetto di nazionalità cinese con sede a Napoli.
Di conseguenza, la merce illecitamente introdotta sul territorio nazionale, del valore commerciale stimato di oltre 500mila euro, è stata sottoposta a sequestro, unitamente al rimorchio utilizzato per il relativo trasporto.
I rappresentanti legali della società mittente greca e quello della ditta destinataria con sede a Napoli (W.T., cittadino cinese di 50 anni), oltre all’auto-trasportatore di nazionalità greca (N.K. di 42 anni), sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi (art. 474 c.p.).
Sempre nella stessa giornata i finanzieri e i funzionari doganali, nel corso di un ulteriore controllo effettuato su un secondo camion condotto da un cittadino greco (M.G. di anni 29), hanno rinvenuto 82.096 giocattoli e vari gadget elettronici con il contrassegno “CE” (Comunità Europea) falso e destinati ad un’azienda spagnola, per il tramite di uno spedizioniere ungherese.
Tra la merce sequestrata, come avvenuto anche durante l’ultimo sequestro, erano presenti numerosissimi barattoli contenenti la sostanza gelatinosa, denominata “slime”, (famoso gioco per bambini), che non presentavano gli elementi distintivi propri che certificano la conformità dei prodotti alle prescrizioni comunitarie in materia di salute e sicurezza dei consumatori.
Anche in questo caso, l’autotrasportatore greco nonché i rappresentanti legali della società ungherese mittente e di quella spagnola, destinataria della merce, sono stati segnalati alla locale Procura della Repubblica per il reato di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.
«La costante attività di contrasto- si legge nel comunicato della Guardia di Finanza- operata all’interno degli spazi doganali del Porto di Brindisi, condotta in sinergia tra i finanzieri e i doganieri, dimostra l’alto livello di attenzione e l’incremento costante delle azioni di tutela amministrativa e penale di marchi e disegni industriali, rispetto ai fenomeni della contraffazione e della sicurezza dei prodotti.
Occorre tenere conto, infatti, oltre ai danni per l’economia, che il commercio di prodotti non genuini ed insicuri danneggia il mercato, sottrae opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole e mette in pericolo la salute dei consumatori».