Dopo svariati tentativi, il cambio di residenza è riuscito ad ottenerlo soltanto a seguito dell’invio di una Pec, mentre per la voltura della Tari c’è ancora da spettare. Con oggi si chiude un intero mese passato in attesa di risposta a una seconda Pec inviata per disperazione al Comune di Ostuni, dopo aver più volte tentato invano di effettuare il cambio di intestazione della Tari.
«Non c’è possibilità di portare a termine una sola delle procedure virtuali previste dal Comune di Ostuni per i servizi erogati online dagli uffici Anagrafe e Tributi». Con queste parole un giovane cittadino ostunese inizia a decrivere le difficoltà riscontrate nel tentativo di ottenere i certificati di cui necessita, avendo cambiato di recente indirizzo di residenza.
«Il sistema è totalmente inefficiente. Si blocca, risponde con incomprensibili messaggi d’errore e, se si riesce a portare a termine l’intero iter, la procedura comunque non viene completata. Inutile descrivere il senso di frustrazione e smarrimento che provo da un mese, ovvero da quando sono stato costretto a mandare al Comune una Pec per segnalare l’errore, nella speranza che il cambio di intestazione alla Tari fosse possibile effettuarlo sempre virtualmente, ma con diverse modalità».
Alla Pec inviata dal cittadino non ha fatto seguito alcuna risposta, perciò all’impotenza si è aggiunta la rabbia. Entro il primo marzo scorso, anche il Comune di Ostuni ha dovuto adeguarsi alle disposizioni previste dal decreto “Semplificazione e Innovazione digitale”, ma evidentemente chi avrebbe poi avuto diretta responsabilità dei servizi erogabili non era stato preparato in maniera adeguata.
«Gli impiegati fanno fatica a gestire le pratiche attraverso il software – continua la segnalazione del cittadino – che, tra l’altro, non funziona come dovrebbe. Non credo dipenda esclusivamente dalla poca dimestichezza dei dipendenti comunali, ma comunque ritengo inaudito che, dopo essermi autenticato con Spid, il sistema non compili automaticamente i campi relativi alla mia identità. Un lavoro che svolge poi l’impiegato. Insomma siamo a un deprimente paradosso: la digitalizzazione fa lavorare di più gli uffici, anziché automatizzare completamente alcune operazioni».
Il timore che assale il cittadino ostunese alle prese con la difficoltà di effettuare il cambio d’intestazione della Tari è quello di non riuscire a iscriversi in tempo utile all’Albo dei compostatori, per cui è indispensabile aderire entro il 14 maggio prossimo. Potrebbe essere una buona notizia l’inattesa chiusura al pubblico in data di ieri, martedì 27 aprile, dello sportello dell’ufficio Anagrafe per “importante attività di formazione”.
