Prosegue, con importanti eventi culturali e con la sentita partecipazione dei cittadini, la raccolta fondi del Club Rotary Ostuni Valle d’Itria Rosa Marina, presieduto in questo anno rotariano dal dr. Antonio Castellana, per scopi umanitari e sociali. Non solo nel territorio ostunese, ma anche nel mondo.
Molteplici i service realizzati dal Club di Ostuni tra i quali spicca la recente realizzazione di una sala parto nel Ciad, uno degli Stati africani più poveri e privo anche delle attrezzature essenziali affinché le donne possano portare a termine una gravidanza.
Con lo spettacolo Diario di un pazzo, in programma il prossimo 4 aprile presso il Centro di Spiritualità Madonna della Nova, i rotariani di Ostuni raccoglieranno fondi da devolvere alla Rotary Foundation per il progetto PolioPlus, altra importante iniziativa che tende a contrastare un fenomeno sanitario ancora non completamente debellato.
Lo spettacolo Diario di un Pazzo è tratto da una novella di Lu Xun autore cinese, nato nel 1881 il quale ricevette fin da piccolo una educazione feudale, ma studiò anche lettura alternativa, storie non ufficiali, ma anche opere di pensatori democratici dallo spirito patriottico, amava anche l’arte folkloristica. Nel 1893 il nonno venne incarcerato per uno scandalo di corruzione (e successivamente venne impiccato), a causa di questo, la famiglia visse un periodo di isolamento e di disprezzo da parte della società, da amici e parenti. In aggiunta, poco dopo il padre si ammalò morendo nel 1896. Questo periodo di difficoltà influenzò la creatività narrativa e l’indole di Lu Xun conobbe così l’oppressione del mondo contadino.
Nel 1918 scrisse ‘Diario di un Pazzo‘ basato sul racconto di Gogol, ma anche indirizzato a rivelare la cultura medioevale della Cina che, secondo lui, stava mangiando la Cina come il cannibalismo. Scriveva con grande ironia e leggerezza schierandosi sempre dalla parte dei più deboli. Fu il primo racconto nella storia Cinese ad essere scritto utilizzando caratteri colloquiali e non letterari.
Peter Speedwell drammaturgo e regista Inglese di questa messa in scena, ha adattato questa storia ed ha messo insieme l’umore nero inglese e l’ironia cinese. La storia di un uomo spezzato dalla paura a cui tutti vogliono far del male. Lui ne trova conferma da fonti sorprendenti.
Le cose non stanno andando bene per Pietro. Quando va in paese tutti lo guardano con una strana luce negli occhi, bisbigliano, sogghignano alle sue spalle. E’ possibile che stanno pianificando qualcosa contro di lui? Suo fratello lo rinchiude per proteggerlo ma lui si sente come un’ oca nella stia. E’ possibile che anche lui sia coinvolto nel complotto? Suo fratello chiama un dottore che controlla il peso e gli tocca il collo. Perché? E’ possibile che lo vogliano impiccare? Certamente, lo vogliono uccidere. Ma, se questo è vero, perché tutti gli sorridono come se gli volessero bene? Dopo la visita di un prete tutto diventa chiaro. Lo vogliono mangiar! E perché no? Sono religiosi, mangiano la carne e bevono il sangue di Cristo ogni domenica. E lui è il nuovo sacrificio.
Due attori, Dario Lacitignola e Onofrio Fortunato, rappresentano il personaggio diviso di Pietro e con semplice scambio di cappello rappresentano anche gli altri personaggi. A volte triste, a volte farsesco, questo spettacolo svela l’aggressività sotto la maschera di civilizzazione e ci pone la domanda: “Il protagonista è pazzo o vede più chiaramente degli altri?“.
Per info e prenotazioni contattare il numero 3346293560.