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Dicembre 14 2024

Torre Guaceto, liquami smaltiti all’interno della riserva naturale: una denuncia

I militari del Nucleo Operativo Ambientale della Guardia Costiera hanno scoperto lo scarico abusivo di una masseria che smaltiva i liquami di una porcilaia all'interno del Canale Reale

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Un ennesimo scempio ambientale è stata scoperto dalla Guardia Costiera all’interno della riserva naturale di Torre Guaceto. Il personale del Nucleo Operativo Polizia Ambientale della Sezione di Brindisi ha scoperto che un’azienda agricola di  Apani scaricava abusivamente i reflui di una porcilaia all’interno del Parco naturale di Torre Guaceto, che andavano così a finire direttamente nel mare della riserva naturale.

La scoperta è avvenuta a seguito di una lunga attività di indagine, svolta dal Nucleo Operativo Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto lungo la foce del Canale Reale, e lo scempio ambientale è stato scoperto a monte della condotta di scarico del depuratore consortile dove, a una distanza di poco meno 200 metri,era stato ben occultato uno scarico abusivo.

 

Appena giunti sul posto, i militari hanno rilevato la presenza di acque ristagnanti, segnalato dall’odore tipico di escrementi di animali e scarti di cibo allo stato di putrefazione. Immediatamente hanno capito  che la condotta proveniva da una masseria di Apani presente nella zona, distante dalla tubazione circa 150 metri, dove, da un primo esame visivo compiuto dall’esterno, si supponeva vi fossero degli animali.

Il Sostituto Procuratore Raffaele Casto, immediatamente informato, ha disposto la perquisizione della masseria che ha portato a rilevare, all’interno di una porcilaia realizzata con tufi e cemento, una tubazione di scolo dei liquami prodotti dagli animali presenti nella struttura.

La tubazione, congiunta a un sistema di collettamento interrato ben occultato, per mezzo di un tubo in pvc, collegava per una lunghezza di circa 70 metri, il ciclo di produzione del refluo proveniente dalla porcilaia fino alle acque superficiale del Canale Reale, che successivamente sfociava in piena Zona “A”, all’interno dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto.

Durante l’ispezione condotta anche con la collaborazione con il personale dell’ARPA Puglia DAP di Brindisi , inoltre, i militari del N.O.P.A. hanno riscontrato nei terreni di pertinenza della Masseria, ulteriori difformità.  E’ stata scoperta una discarica abusiva di circa 700 metri quadri, all’interno della quale erano accatastati cumuli di materiale (terre e rocce da scavo) contaminati da fresato stradale in asfalto, manufatti cementizi, e qualche componente ferroso, per un quantitativo di circa 40 tonnellate, all’interno della quale veniva effettuata la combustione illecita di rifiuti di ogni genere. In particolare, all’interno erano ancora visibili rifiuti di ogni genere.

Inoltre i militari hanno riscontrato l’esistenza di un fabbricato adibito presumibilmente ad abitazione, all’interno del quale è stato riscontrato un abbandono incontrollato di rifiuti di ogni genere, accatastati alla rinfusa e sparsi in tutti i vani (vario materiale plastico, pneumatici fuori uso, varie carcasse di galline in evidente stato di decomposizione, e altro materiale).

Lo sversamento di liquami nel Canale Reale è stato immediatamente interrotto tramite interruzione del condotto di scarico e successiva deviazione dei reflui prodotti dalla porcilaia direttamente in una cisterna. Tutte le opere e le strutture, sono state poste sotto sequestro dal Nucleo Operativo Polizia Ambientale di Brindisi e l’amministratore dell’azienda agricola è stato denunciato.

Per qualsiasi segnalazione la Capitaneria ricorda che sono attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 il numero di centralino della Sala Operativa 0831521022 e la casella di posta elettronica so.cpbrindisi@mit.gov.it mentre, per le sole emergenze in mare, il numero blu 1530.

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