spot_imgspot_imgspot_img
8.9 C
Ostuni
Ottobre 12 2024

Tribunale di Brindisi nel mirino della Procura di Potenza: sei le persone arrestate, tra cui un magistrato

Sono in tutto 21 gli indagati da parte della Procura di Potenza, ritenuti responsabili a vario titolo di corruzione, riciclaggio, estorsione e associazione a delinquere

- Advertisement -

C’è anche un magistrato della sezione fallimentare del Tribunale di Brindisi tra le persone arrestate questa mattina dalla Guardia di Finanza. Le indagini sono coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza e sono scaturite a seguito di complesse investigazioni a carico di 21 indagati. A condurre le indagini, il Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Brindisi e la Sezione di Polizia Giudiziaria del Tribunale di Potenza, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di: Gianmarco Galiano, Giudice civile presso la Sezione Contenzioso del Tribunale di Brindisi; Oreste Pepe Milizia, commercialista di Francavilla Fontana; Massimo Bianco, amministratore di Soavegel, azienda operante nel settore della produzione e vendita all’ingrosso di prodotti alimentari con sede a Francavilla Fontana; Annalisa Formosi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Brindisi; Federica Spina, avvocato; Francesco Bianco, avvocato.

Gli indagati sono stati ritenuti dal Giudice per le Indagini Preliminari, Francesco Curcio, gravemente indiziati di estorsione, corruzione passiva in atti giudiziari, corruzione attiva, associazione per delinquere, riciclaggio, autoriciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Gli accertamenti coordinati dalla Procura di Potenza, evidenziavano come il citato giudice avesse abusato delle sue funzioni giudiziarie svolte presso il Tribunale Civile di Brindisi, facendone in alcuni casi moneta di scambio o strumento d’indebita pressione, coinvolgendo, in parte delle sue illecite attività, imprenditori e liberi professionisti che ricevevano nomine e incarichi disposti dal medesimo Giudice nell’esercizio delle sue funzioni presso il Tribunale di Brindisi quale Giudice civile o fallimentare.

Le indagini, attraverso minuziosi accertamenti di polizia economico-finanziaria svolti con grande professionalità dalla GdF brindisina, anche presso Istituti Bancari, facevano emergere rilevanti movimentazioni di denaro per centinaia di migliaia di euro in entrata sui conti correnti nella disponibilità del magistrato Galiano, nonché cospicui investimenti dello stesso in diverse attività economiche fra cui l’acquisto di una masseria. Più complessivamente le investigazioni facevano emergere un tenore di vita assai elevato del Galiano che appariva sproporzionato rispetto alle sue entrate ufficiali risultando altresì dedito ad attività economiche quali la conduzione di imprese agricole ed agrituristiche, gestione di attività di bed and breakfast, che avviava in seguito e nel corso della sua attività giudiziaria e degli illeciti a lui ascritti.

Gli approfondimenti investigativi consentivano di dimostrare a livello di gravità indiziaria che tali rilevanti entrate del Galiano erano riconducibili ad azioni da parte di soggetti che avevano preso parte a procedimenti civili innanzi al Tribunale di Brindisi. In particolare alcuni accrediti risultavano provenire, attraverso complesse operazioni bancarie, dalle somme erogate a titolo di risarcimento danni riconosciute da compagnie assicurative all’esito dei seguenti sinistri.

Nel 2007 era deceduta una ragazza di 23 anni a seguito di incidente stradale; all’esito del contenzioso civile promosso dai genitori della defunta nei confronti della compagnia assicurativa, era stato riconosciuto un risarcimento pari a circa 1,1 milioni di euro, di cui 300mila erano giunti nella disponibilità del giudice attraverso il conto intestato alla di lui suocera, allo stato, indagata per riciclaggio. Nel 2011 un bambino era nato con traumi permanenti causati da colpa medica; all’esito del contenzioso civile promosso dai genitori del piccolo contro la compagnia assicurativa, era stato riconosciuto un risarcimento pari a circa 2milioni di euro, di cui 150mila erano stati estorti dal giudice, transitando, anche in questo caso, dai conti correnti della suocera.

Attraverso condotte corruttive ed estorsive, in sostanza, il dott. Galiano con minacce, o in cambio del buon esito delle cause risarcitorie, si faceva erogare indebite somme di denaro. In tali procedure tra l’altro, risultava nominata la ex moglie, l’avvocato Federica Spina quale legale patrocinante, anche lei raggiunta da misura cautelare con gli addebiti di estorsione, corruzione ed altro.

Nel caso del 2011 risultava a livello di gravità indiziaria, che le somme di denaro incassate dal Galiano erano state ottenute con la minaccia di sottrarre la potestà sul figlio, nei confronti di genitori che avevano un bambino gravemente disabile. Nel caso precedente invece, non solo le somme indicate venivano ottenute dal Galiano in cambio della “protezione giudiziaria” da lui assicurata, ma il Giudice otteneva, altresì, che sua moglie fosse nominata dai corruttori quale erede testamentaria.

Costituivano, poi, oggetto di specifici approfondimenti investigativi le elargizioni (per complessivi 220 mila euro) che l’imprenditore Massimo Bianco, per mezzo della sua azienda “Soavegel”, aveva concesso al Giudice Galiano quale corrispettivo della protezione giudiziaria da questi assicurata, sotto forma di quelle che, sulla base di gravi indizi, si è ritenuto essere sponsorizzazioni “fittizie” o “gonfiate” che Soavegel assicurava ad associazioni sportive (create ad arte dal Galiano e dal Pepe Milizia) che gestivano (solo sulla carta) un veliero di proprietà del Galiano (ma, come detto, fittiziamente nella disponibilità di tali associazioni) che in sostanza, non solo, consentivano al Galiano di utilizzare e godersi l’imbarcazione senza oneri a proprio carico, ma che di fatto rappresentavano una ulteriore entrata per il magistrato.

Tali erogazioni dell’industriale al giudice rappresentavano la contropartita di una tutela giudiziaria che il Galiano assicurava al Bianco che, per ovvie ragioni, aveva, sia attraverso le sue imprese che attraverso suoi congiunti, numerosi procedimenti civili pendenti innanzi al Tribunale di Brindisi.

Giova chiarire che l’intera vicenda processuale aveva tratto origine da alcune perquisizioni, effettuate dalle fiamme gialle brindisine nell’ambito di altro procedimento penale incardinato presso la Procura della Repubblica di Brindisi nel luglio 2017 nello studio del Dott. Pepe Milizia, durante le quali veniva sottoposta a sequestro numerosa documentazione cartacea e digitale. Le indagini consentivano di appurare che il citato professionista si era prestato a predisporre, per conto del Galiano, le motivazioni di sentenze pronunciate in esito a processi tributari nell’ambito dei quali il predetto ricopriva l’incarico di Giudice presso la “Commissione Tributaria Regionale Puglia”.

Inoltre la Procura di Potenza contestava, altresì, al Galiano ed a quello che appariva essere il suo braccio destro, il commercialista Pepe Milizia, nonché ad altri professionisti brindisini che prestavano spesso la loro opera presso il Tribunale di Brindisi il delitto di associazione per delinquere finalizzato al mercimonio degli incarichi e dei provvedimenti giudiziari, sodalizio nel cui ambito, da una parte il Galiano distribuiva incarichi ai suoi amici professionisti e, dall’altra, questi ultimi si prestavano ad agevolare il Galiano nelle sue diverse attività di occultamento/reinvestimento di proventi illeciti.

In tale contesto veniva accertato, in particolare, l’affidamento, da parte di Galiano, alla ristretta cerchia di amici e sodali, di numerosi e remunerativi incarichi professionali (per circa 400 mila euro complessivi quelli individuati).

Oltre ai citati provvedimenti cautelari, il Gip ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro e beni per un valore complessivo di circa 1,2 mln di euro. Per le odierne attività, sono stati impiegati circa 100 finanzieri appartenenti al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Brindisi.

Ricevi tutte le ultime notizie

Prova il nuovo canale Telegram gratuito di Ostuni News

- Advertisment -
- Advertisment -spot_img