Alcuni tratti di arenile a Torre Pozzelle, tra ieri e avanti ieri sono stati ripuliti dalla posidonia arenatasi lungo il bagnasciuga, depositata poi a monte, a ridosso della macchia mediterranea e del cordone dunale. Qui, probabilmente gli stessi mezzi impiegati per pulire hanno, stando a quanto si evince osservando lo stato dei luoghi, esteso la “pulizia” anche a dune e vegetazione autoctona.
Intorno alla metà di maggio invece, la società che ha acquisito l’ex convento Oasi San Benedetto e i terreni annessi ha delimitato la proprietà installando dei paletti con divieto d’accesso lungo il confine demaniale e ha sversato una consistente quantità di terreno lungo il tragitto di un tracciato storico, utilizzato dai cittadini per raggiungere le spiagge di Monticelli e Diana Marina. Il prof. Enzo Cappetta, presidente del Forum della società civile, scrive al sindaco della Città bianca e alle autorità competenti affinché si faccia luce su questi due episodi recenti.
«Si segnalano cumuli di terreno sversati su antico e storico tracciato viario – scrive il presidente Cappetta – che corre sul tratto costiero da Diana Marina a Monticelli. L’intervento impedisce ed ostacola ogni movimento pedonale nella zona, molto frequentata in questo periodo estivo per la bellezza della costa e delle sue calette sabbiose, oltre che per un habitat naturale di pregio.
Si chiede di verificare chi e a quale titolo ha posto in atto tale intervento; se sono stati concessi permessi di costruzione e se risultano agli atti del Comune nulla osta paesaggistici e autorizzazioni della Capitaneria del Porto di Brindisi.
Si segnala, inoltre, la distruzione di parte del cordone dunale in località Torre Pozzelle, con asporto della sabbia. Si chiede intervento urgente di tutela e di controllo, oltre che di individuazione di chi ha commesso tale scempio degli equilibri naturali e delle bellezze paesaggistiche.
Si evidenzia, alla attenzione della Amministrazione Comunale, la necessità e la urgenza della approvazione del Piano Comunale della costa per la conservazione, la tutela e la valorizzazione di un bene primario della Città di Ostuni».