spot_imgspot_imgspot_img
8.9 C
Ostuni
Dicembre 14 2024

Xylella, Coldiretti Puglia: «Altre 150 piante infette a Brindisi e Taranto, tre focolai tra Ostuni e Fasano»

Accertata la presenza del batterio su 1 oleandro e 149 olivi, di cui 136 a Ostuni, 2 a Fasano, 10 a Crispiano e 2 a Grottaglie

- Advertisement -

Dilaga la Xylella con 150 nuove piante infette tra le province di Brindisi e Taranto e tre nuovi focolai, di cui due a Ostuni e uno a Fasano.  A darne notizia è Coldiretti Puglia, basandosi sull’ultimo aggiornamento reso noto da Infoxylella che disegna l’ennesimo quadro oscuro con 1 oleandro e 149 nuovi olivi infetti, di cui 136 a Ostuni, 2 a Fasano in provincia di Brindisi, 10 a Crispiano e 2 a Grottaglie in provincia di Taranto.

«La numerosità delle infezioni riscontrate tra Ostuni e Cisternino con 134 ulivi infetti, come già avvenuto a Carovigno – sostiene il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muragliapare il dejà vu già vissuto a Oria e Francavilla. Intervenire tempestivamente è un richiamo che abbiamo ripetuto quasi ossessivamente in questi anni per non mandare in fumo l’enorme patrimonio olivicolo, economico e paesaggistico della Puglia e salvare la Piana degli Ulivi Monumentali che ha già perso 1/3 degli ulivi di inestimabile valore preservati nel tempo»

La gestione di un ulivo monumentale è, infatti, molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento.

Un impegno che rischia ora di essere vanificato dall’epidemia di Xylella che dal 2013 ad oggi ha colpito 8mila chilometri quadrati, con un danno stimabile di 1,6 miliardi euro, secondo un’analisi della Coldiretti.

«Come ripetutamente segnaliamo e denunciamo da anni – afferma ancora Savino Muragliail monitoraggio degli ulivi non può essere esclusivamente visivo, perché la Xylella è come il Covid, la malattia è asintomatica per un lasso di tempo imprecisato, per cui le piante appaiono sane alla vista. Per accertare la presenza della malattia nell’area a forte rischio vanno effettuati campionamenti e analisi anche di ulivi apparentemente sani, senza che sia ancora ben visibile alcun segno di disseccamento.

Monitoraggi delle piante non solo visivi  e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, restano – aggiunge Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude il presidente Muragliasono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione».

Ricevi tutte le ultime notizie

Prova il nuovo canale Telegram gratuito di Ostuni News

- Advertisment -
- Advertisment -spot_img