Mentre procede l’iter di approvazione dell’emendamento che prevede misure drastiche nei confronti di coloro che non ottemperano alle misure fitosanitarie previste per contrastare la Xylella fastidiosa, Beppe Grillo, dalle pagine del suo blog, boccia senza se e senza ma la decisione del governo.
In un post, dal titolo “Si scrive Xylella si legge Land Grabbing”, sceglie parole durissime Grillo per esprimere il suo dissenso nei confronti dell’emendamento, che prevede anche il carcere, per chi si oppone all’abbattimento degli ulivi risultati positivi al batterio in seguito al monitoraggio dell’Arif.
“Entrano nel tuo terreno senza avvisare. Violano la tua proprietà. Non hanno permessi. Motosega alla mano abbattono i tuoi alberi, quegli ulivi che per anni ti hanno garantito un lavoro e hanno permesso alla tua famiglia di vivere. Poi spargono pesticidi. Tu inerme non puoi che star fermo a guardare e respirare, se ti riesce. Se protesti, rischi il carcere: da 1 a 5 anni. Non è la trama di un film horror. È la realtà. È quello che prevede il Decreto Semplificazioni in queste ore al vaglio del Parlamento”.
Nel post Beppe Grillo fa poi riferimento a quanto indicato dall’Efsa (Ente per la Sicurezza alimentare) nel 2013: “Non è nota alcuna strategia precedente che abbia avuto successo nell’eradicazione di Xylella fastidiosa, una volta insediatasi all’aperto”.
Beppe Grillo cita poi le tesi del costituzionalista Alberto Lucarelli, il quale, a proposito della Xylella, afferma che “si nascondono, ancora una volta, interessi economici che andrebbero paradossalmente a distruggere in maniera irreparabile e irreversibile non solo l’ambiente ma anche l’attività lavorativa dalla quale traggono il loro sostentamento i lavoratori agricoli che sarebbero costretti, di fatto, a perdere i loro appezzamenti di terreno”.
Provocatoriamente Grillo conclude il post affermando che i cittadini che difendono il territorio “sarebbero da difendere e sostenere. Oggi, invece, rischiano di finire in carcere”.