Distruzione delle piante infette e carcere per coloro che non ottempereranno all’esecuzione delle norme fitosanitarie previste per contrastare la Xylella fastidiosa, ovvero per coloro che dovessero opporsi all’abbattimento delle piante risultate infette.
Il governo sceglie dunque la linea dura e racchiude le misure drastiche in un emendamento in aggiunta al Decreto Legge Semplificazioni. L’emendamento dovrebbe essere approvato nelle prossime settimane.
“Le misure fitosanitarie ufficiali contro la malattia degli alberi di ulivo- si legge nell’emendamento- ivi compresa la distruzione delle piante e dei prodotti delle piante contaminate dovranno essere attuate in deroga ad ogni disposizione vigente, nei limiti e secondo i criteri indicati nel decreto di emergenza fitosanitaria e nella normativa Ue”.
La mancata attuazione delle misure fitosanitarie ufficiali necessarie ad evitare la diffusione del batterio sarà punita con la reclusione da 1 a 5 anni.
Con l’inserimento di questo emendamento nel DL Semplificazioni, il governo ha quindi deciso di sposare la richiesta degli agricoltori, delle associazioni di categoria e delle istituzioni che chiedevano misure urgenti e concrete per fermare l’avanzata del batterio.
L’obiettivo dell’emendamento, come ha spiegato Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche Agricole e Forestali, è quello di eradicare tutte le piante risultate infette nella zona cuscinetto. «In questo momento– ha dichiarato il ministro Centinaio- non c’e’ una cura per la Xylella, a livello mondiale l’unica vera cura e’ l’eradicazione delle piante malate. Stiamo facendo un lavoro per velocizzare la eradicazione delle piante malate come stanno facendo anche altri paesi europei, vedi la Spagna e la Francia. Le eradicazioni sono iniziate. Noi stiamo aggiungendo il fatto di dare un ristoro economico agli agricoltori che eradicano i
loro ulivi».