Sono durate cinque ore ieri, giovedì 14 febbraio, le operazioni di ‘incappucciamento’ avvenute su disposizione della Procura di Bari. dell’ulivo risultato positivo alla Xylella nelle campagne di Monopoli, in contrada Caramanna.
La pianta era stata sottoposta a sequestro probatorio lo scorso 12 gennaio, per ordine del Pubblico Ministero Domenico Minardi. Il sequestro fu disposto nell’ambito di un’indagine a carico di ignoti, scaturita da un esposto, in cui vengono ipotizzati i reati di diffusione di malattia, diffusione di notizie false e tendenziose tali da porter turbare l’ordine pubblico.
Il provvedimento di ‘incappucciamento’, come spiega la Procura, si è reso necessario per poter eseguire accertamenti tecnici sull’albero infetto, che sarebbe dovuto essere eradicato lo scorso 14 gennaio. La delicata operazione, inziata alle ore 10.30 è terminata intorno alle 15.30, è avvenuta sotto la vigilanza dei Carabinieri forestali di Monopoli.
«È stata realizzata– come ha spiegato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia- una struttura intelaiata metallica tubolare su cui è stata apposta la rete antinsetto aduna distanza della rete dai rami di 50 centimetri, in modo da non sfiorare la pianta in nessuna parte. Ci siamo attenuti, secondo il progetto presentato precedentemente alla Procura per il tramite dei Carabinieri, anche quando, inaspettatamente, ci hanno imposto di lasciare aperta la parte superiore della rete, nonostante le prescrizioni della dottoressa Percoco dell’Osservatorio Fitosanitario Regionale».
