Un progetto patrocinato dal Parco naturale regionale delle Dune Costiere, in partenariato con il Comune di Ostuni e l’associazione DunAmare, renderà più sicura la fruizione del mare lungo i sei chilometri di costa pertinenti all’Ente Parco.
Sarà sottoscritto e presentato alla stampa mercoledì 13 giugno presso la Casa del Mare ‘Lido Stefan’, il Piano Collettivo di Salvataggio messo a punto per assicurare ai bagnanti della porzione di litorale a più alta frequentazione, un costante monitoraggio e un tempestivo intervento.
La costa interessata si estende da Torre Canne a nord-ovest sino al confine con il villaggio di Rosa Marina a sud-est, e soprattutto nella zona del Pilone presenta condizioni di risacca, con mare agitato, tali da causare negli anni, diverse vittime tra i bagnanti meno esperti nel nuoto dovute proprio alle correnti, e talvolta a malori improvvisi durante la balneazione o sulla spiaggia. Per cui un primo soccorso rapido si era reso indispensabile.
Concepito, in via sperimentale, per migliorare il servizio di sorveglianza già erogato negli anni precedenti, estendendolo anche a più tratti di spiaggia libera, il progetto si prefigge lo scopo di rendere il salvataggio in mare più efficiente grazie a un coordinamento unico, sensibilizzando in maniera più puntuale i fruitori della costa e i bagnanti sui corretti comportamenti da tenere in mare per la propria e l’altrui sicurezza.
Nove i gestori dei lidi coinvolti nell’area del Parco delle Dune Costiere, che stanno operano di concerto con l’Ente comunale per l’installazione di undici postazioni di salvataggio, dotate di altrettanti supporti a rullo con cima di salvataggio lunga 200 metri, che verranno collocati in corrispondenza dei punti in cui vi è maggiore probabilità di formazione delle correnti di risacca.
Ogni torretta di avvistamento sarà dotata di materiale utile al soccorso e sarà presieduta da personale abilitato al salvamento mediante idoneo brevetto in corso di validità, rilasciato dalla Società Nazionale di Salvamento di Genova o dalla Federazione Italiana Nuoto (Sezione Salvamento) o dalla Fisa (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) contraddistinto dalla sigla “Mip” o comunque indicante l’abilitazione ad operare in mare.
La sorveglianza sarà assicurata per tutta la durata della stagione balneare, fino al 2 settembre 2018, dalle ore 9 alle ore 19 di ogni giorno, prevedendo il continuo coordinamento tra le 11 postazioni di salvataggio e la costante interazione con la Capitaneria di Porto in ogni situazione potenzialmente pericolosa, nel rispetto delle direttive indicate nell’Ordinanza n.34/2018 emessa dall’autorità di Brindisi.
Lungo tutto il litorale interessato dal Piano collettivo di salvataggio verrà inoltre posizionata l’opportuna cartellonistica informativa multilingue, in particolar modo lungo quei tratti di spieggia libera dove non è assicurato il servizio di pronto intervento. Tra i primi progetti realizzati grazie al contributo pubblico/privato sull’intero territorio regionale, il Piano collettivo di salvataggio in mare sarà certamente destinato entro l’anno prossimo alla presumibile copertura di tutto il territorio costiero ostunese, rendendo la stagione balneare più sicura per il crescente numero di bagnanti che popola le spiagge della Città bianca.
Nel corso della conferenza stampa, che si svolgerà alla presenza del comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Salvatore Minervino, e del presidente del Parco delle Dune Costiere, Enzo Lavarra, verranno illustrati nel dettaglio tutti gli elementi che compongono il progetto. Prenderanno parte all’incontro l’architetto Marco Massari, redattore del Piano collettivo di salvataggio in mare ed Eliseo Gallo, presidente dell’associazione DunAmare, che si è fatta promotrice del progetto. Per il Comune di Ostuni saranno presenti il sindaco Gianfranco Coppola, l’assessore alla Protezione Civile, Francesco Palmisano e l’assessore all’Ambiente, Luigi Nacci.