Cresce l’allarme sicurezza sulle spiagge libere pugliesi, che non dispongono di un servizio di salvataggio.
Nell’ultima settimana sono tre le persone che hanno perso la vita in mare.
L’ultimo, un turista tedesco di 36 anni, che nella giornata di sabato 29 giugno è annegato, risucchiato dalla risacca, in un tratto di spiaggia libera tra Lido La Conca e Lido Brin, a Brindisi. Quattro ragazzi di Brindisi si sono buttati in acqua per salvarlo ma sono dovuti tornare indietro perché rischiavano anch’essi di essere travolti. Per recuperare il corpo del trentaseienne si è reso necessario l’intervento dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco.
Il 23 giugno scorso un turista sloveno era annegato nelle acque di Vieste, mentre il 25 giugno un bagnante ha perso la vita nelle acque di una spiaggia di Torre Chianca, a Lecce.
Ieri, domenica 30 giugno, a causa del forte vento di maestrale, nelle acque pugliesi si è sfiorata più volte la tragedia. Sono state diverse le persone che, buttatesi in mare, si sono trovate in difficoltà non riuscendo più a tornare a riva.
Un bagnante in difficoltà in mattinata è stato salvato sulla spiaggia del Pilone, sul litorale di Ostuni, grazie a una cordata umana formata da sei persone che è riuscita a raggiungerlo e portarlo a riva sano e salvo. Determinante l’apporto di un quindicenne che ha sfidato le onde sulla sua tavola da surf poter raggiungere e aiutare il bagnante in difficoltà.
Ieri pomeriggio, intorno alel 15, n’intera famiglia, padre, madre e due bambini, è stata risucchiata dalla risacca nelle acque di una spiaggia libera a Casalabate, nel leccese. Grazie alla prontezza e al coraggio di un bagnino di uno stabilimento vicino, accortosi di quanto stava accadendo, i quattro sono stati portati a riva e tratti in salvo.
Sette le persone tratte in salvo nei tratti di spiaggia in cui è previsto il servizio di salvataggio. Sei bagnanti in difficoltà sono stati salvati dai bagnini in servizio a Torre Guaceto, in località Punta Penna Grossa.
Sempre nella mattinata di ieri, un altro bagnante in difficoltà è stato tratto in salvo dai bagnini in servizio sulla spiaggia privata del Pontile, in località Rosa Marina.
Il bilancio dell’ultima settimana di giugno spinge a fare una riflessione sulla mancanza di sicurezza sulle spiagge libere pugliesi, dove non è prevista la presenza, così come invece accade nei lidi privati, di un servizio di salvataggio.
C’è da aggiungere che a fare la sua parte è anche l’incoscienza di alcuni bagnanti, che sottovalutano i rischi del mare, soprattutto quando è agitato da venti di maestrale.