Nella giornata di ieri, 12 novembre, nel Salone dei Sindaci si è riunito il Consiglio Comunale, ponendo fine, almeno sulla carta, alle tensioni politiche dell’ultima settimana. Sono stati nove i temi trattati, tra cui anche quello di instaurare una commissione d’indagine sui fatti tragici dello scorso 2 ottobre.
Il punto all’ordine del giorno, tuttavia, è stato quello di eleggere finalmente il nuovo Presidente del Consiglio, dopo il fallimento delle votazioni svolte nell’ultima seduta del 5 novembre, quando la maggioranza aveva deciso di sospendere la seduta. Questa volta, il Consiglio ha optato per ridurre il quorum a tredici voti, rispetto ai diciassetti fissati nella precedente.
Ed è così che l’avvocato Antonio Molentino, esponente del neo gruppo misto, è stato eletto nuovo presidente del Consiglio Comunale di Ostuni, con un totale di 13 voti a favore, tutti provenienti dalla maggioranza “Pro Pomes” e 12 schede bianche, arrivate da centrodestra e socialisti. «Assumere il ruolo di presidente di questo Consiglio Comunale è per me motivo di grande onore, responsabilità e profondo rispetto verso l’intera comunità di Ostuni. Il mio impegno sarà ispirato ai principi di imparzialità, equità e trasparenza – queste le prime parole di Molentino – mi impegno a essere garante dei diritti di ciascun consigliere, delle minoranze e delle opposizioni, assicurando tempi, spazi e modalità d’intervento nel rispetto del pluralismo e della dignità di tutti. Il dissenso è linfa della democrazia e mai ostacolo». Molentino subentrerà all’ex presidente Rosa Parisi.
«L’elezione rappresenta la sintesi dell’assise comunale, cioè la garanzia del rispetto reciproco e della dignità delle istituzioni. Per noi, ovviamente, rappresenta anche motivo di forza e coesione della nostra maggioranza» ha detto la consigliere comunale Rosalinda Giannotti, riassumendo il clima di contentezza e fiducia all’interno del gruppo misto. Cariche di amarezza, invece, le parole che arrivano dal consigliere Andrea Pinto, esponenente della controparte socialista: «Ovviamente gli auguri alla figura istituzionale per un buon lavoro, però nel mio intervento sono stato anche tacciato da un componente della maggioranza per aver utilizzato un termine poco consono alla sede istituzionale, cioè quello di traditori e tradimenti. Io continuo a sostenere che, purtroppo, il gruppo del Partito Socialista ha subito un forte atto di tradimento dall’intera maggioranza».
Dal centrodestra, invece, un forte attacco alla maggioranza. Il consigliere di Forza Italia, Giovanni Zaccaria, ha persino parlato di “Caporetto della politica”, criticando apertamente i cambi di partito avvenuti negli ultimi mesi e che hanno portato alla nascita della nuova maggioranza: «Una maggioranza che si regge su due transfughi. Il consigliere Molentino, in cambio di questo sostegno al sindaco, ora siede sulla sedia della Presidenza del Consiglio».





