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Agosto 11 2025

Asl: «Nessuna emergenza nei Pronto Soccorso della provincia. Lo dimostrano i dati»

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Per la Asl brindisina non esisterebbe alcuna particolare emergenza nei Pronto Soccorso della provincia di Brindisi. Il numero delle persone che si rivolgono ai presìdi territoriali dall’anno scorso a quest’anno in alcuni casi sarebbe perfino diminuito.

Ad affermarlo un comunicato pubblicato ieri sul sito internet dalla Asl brindisina per puntualizzare, numeri alla mano e tranquillizzare i cittadini, «in riferimento agli articoli di stampa apparsi nei giorni scorsi, dai contenuti fuorvianti e allarmistici» .

Aveva suscitato indignazione il racconto di un giovane che raccontava una lunga attesa trascorsa al Pronto Soccorso dell’ospedale “Perrino” di Brindisi lo scorso 17 agosto quando suo padre, in codice giallo,  ha dovuto attendere 15 ore prima di essere ricoverato ed essere sottoposto a gastroscopia.
Dopo la pubblicazione dell’episodio sulla stampa, sono arrivate le scuse del direttore generale della Asl, Giuseppe Pasqualone. Adesso l’azienda sanitaria presenta i dati, raccolti dal sistema Edotto, l’elaborazione dell’Unità di controllo di gestione aziendale, che confrontano gli accessi del primo semestre del 2017 con quelli dello stesso periodo del 2018.

«Dall’analisi dei dati, gli accessi al “Perrino” – si legge nel comunicato della Asl – risultano diminuiti. Ad Ostuni sono più o meno stabili, mentre un considerevole aumento di accessi si verifica presso l’Ospedale di Francavilla Fontana, dovuto in maggioranza a persone provenienti da Comuni della vicina provincia di Taranto, come dichiarato dal Responsabile del Pronto Soccorso. Dall’analisi dei dati non si riscontra un aumento dell’attività dei tre ospedali causato dalla conversione degli ex ospedali in Presidi Territoriali di Assistenza» .

Al “Perrino”, si passa da 28.576 a 28.463, con 113 accessi in meno; ad Ostuni, da 9.407 a 9.431, con un aumento di 24 accessi; a San Pietro Vernotico, da 3.734 a 2.515, con 1.219 accessi in meno; a Francavilla Fontana da 9.863 a 11.654, con 1.791 in più. Passano a zero accessi nel 2018, invece, Mesagne (3.733 accessi nel 2017) e Fasano (1.083) che hanno chiuso rispettivamente il 31 luglio 2017 ed il 28 febbraio 2017. San Pietro Vernotico, invece, ha chiuso l’1 giugno 2018.

«Nel periodo estivo– afferma l’azienda sanitaria locale brindisina- il sovraffollamento dei Pronto soccorso degli ospedali è un fenomeno diffuso in tutte le regioni per molteplici ragioni (piani ferie, aumento del bacino di utenza nelle località turistiche, crescente incidenza di politraumi). In ogni caso, pur non avendo al momento dati stabilizzati, il responsabile del Pronto Soccorso del Perrino dichiara che nel mese di agosto (ad oggi) si sono registrati 45-50 accessi in più rispetto ai mesi precedenti, nella media con altri anni» .

«Riguardo le ore di attesa, – specifica la Asl – si evidenzia che la maggioranza degli accessi è rappresentata da persone con età superiore ai 75 anni, spesso con patologie croniche e quadri complessi che richiedono l’intervento di molteplici consulenze specialistiche, situazioni che fanno aumentare anche il tempo di permanenza nel pronto soccorso prima delle dimissioni o dell’eventuale ricovero. Si assicura che nessun paziente viene “parcheggiato” in barella, ma piuttosto monitorato da medici e infermieri tra i diversi controlli. Ci si rende perfettamente conto dello stato in cui un utente arriva al pronto soccorso e dell’impressione che si può avere nelle sale di attesa» .

«In tale contesto i Responsabili di Pronto Soccorso – continua il documento – dei tre ospedali della provincia sono impegnati costantemente nel controllo delle attività atte a garantire sicurezza e tempestività nelle cure. Il management aziendale offre il pieno supporto ai servizi di fronte alle richieste di sostituzione del personale, riscontrando spesso difficoltà nel reperire personale medico specializzato in emergenza-urgenza, come avviene in tutto il contesto nazionale. Per quanto riguarda l’Ospedale Perrino, i lavori di ampliamento del Pronto Soccorso già avviati, che dovrebbero terminare entro il mese di ottobre, consentiranno certamente di migliorare l’organizzazione del Servizio e ridurre le attese degli utenti» .

«Parallelamente- conclude la Asl- si sta lavorando per completare il potenziamento dei servizi territoriali per migliorare la presa in carico dei pazienti» .

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