Durante il periodo in cui è consentita la caccia, diversi cittadini residenti nelle campagne lamentano la vicinanza dei cacciatori. Impaurita dagli spari e dalla presenza di persone estranee nei paraggi delle propria abitazione, una lettrice residente in contrada Tamburroni, zona dell’agro ostunese abitata durante tutto l’anno, scrive in redazione per rendere pubblico il proprio disagio e chiedere maggiore controllo sull’attività venatoria da parte delle autorità competenti.
«Durante ogni stagione di caccia, in contrada Tamburroni – riferisce la lettrice – regolarmente i cacciatori invadono i nostri giardini e i nostri uliveti sparando ripetutamente anche in prossimità delle case. Tralasciando il fatto che personalmente considero la caccia una pratica incivile, benché lecita, mi chiedo se hanno il diritto di venire a sparare a una così ridotta distanza dai luoghi abitati. Per quanto ne so, è proibito dalla legge avvicinarsi a meno di cento metri dalle abitazioni ed è consentito sparare da una distanza di almeno 150 metri rispetto alla posizione dell’abitazione. Ciò che invece so per certo, è che i cacciatori in questione non rispettano nessuna di queste due prescrizioni e mi chiedo come mai, nonostante l’alto numero di amanti della caccia, non si sia mai visto nei paraggi anche qualche addetto al controllo e al sanzionamento».