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Dicembre 17 2025

Cattedrale di Ostuni, cantiere al via nel 2026: interventi accelerati dopo il cedimento

Cattedrale di Ostuni, lavori al via nel nuovo anno dopo il cedimento del cornicione: interventi già finanziati, verifiche strutturali e stop alle riaperture

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Partiranno all’inizio del nuovo anno i lavori di restauro e messa in sicurezza della Cattedrale di Ostuni, dopo il cedimento di alcune parti del cornicione che sostiene le tele del controsoffitto. Si tratta di interventi già previsti, approvati e finanziati, che ora subiranno un’accelerazione per garantire la tutela della Basilica minore e la sicurezza dei fedeli.

Il valore complessivo delle opere supera i 270mila euro. Il progetto è stato redatto dall’architetto Giacinto Giglio, che seguirà anche la direzione dei lavori. La durata stimata del cantiere è di circa un anno, ma la tempistica definitiva potrà estendersi oltre i dodici mesi in base agli esiti delle verifiche tecniche.

Al momento non è possibile ipotizzare una riapertura della Cattedrale né per le festività natalizie né per il 3 febbraio, data delle celebrazioni in onore di San Biagio, patrono della città. La possibilità di garantire la fruibilità dell’edificio e lo svolgimento del culto in sicurezza sarà valutata sulla base delle risultanze tecniche che emergeranno durante le prime fasi del cantiere.

La situazione è stata comunicata alla Sovrintendenza di Lecce e alla Diocesi di Brindisi-Ostuni, che seguiranno l’evolversi degli interventi.

Prima dell’avvio operativo, il progetto prevede una serie di indagini tecniche non distruttive, realizzate in collaborazione con il Politecnico di Bari, grazie a una convenzione quadro con l’Arcidiocesi. Tra gli accertamenti previsti figurano termografie con drone per individuare distacchi e criticità strutturali non visibili, oltre a rilievi con georadar per verificare eventuali vuoti sotto le navate e l’abside.

Particolare attenzione sarà riservata alla zona del battistero, dove verrà verificato lo stato degli archi rinforzati in cemento armato negli anni Settanta, e alle cornici in gesso interessate dai recenti cedimenti.

Secondo quanto spiegato dall’architetto Giglio, una delle principali problematiche riguarda l’umidità ascendente, che risale dalle fondazioni verso le murature, e l’umidità discendente proveniente dalle coperture in coppi e chianche e dai sistemi di smaltimento delle acque. Nonostante un intervento di manutenzione eseguito nel 2000, si procederà ora con una nuova impermeabilizzazione dei tetti e con la sostituzione delle canalette di raccolta delle acque piovane.

Sono inoltre previsti interventi di deumidificazione delle murature, impermeabilizzazioni di cornici e capitelli e il ripristino delle fessurazioni interne che hanno causato il distacco dei falsi stucchi.

I lavori saranno eseguiti dall’azienda Nicolì S.p.A. di Lequile (Lecce), impresa con una consolidata esperienza nel restauro di edifici storici. Il cronoprogramma è in fase di definizione, ma la durata complessiva del cantiere è destinata a superare l’anno.

Il progetto comprende anche interventi finalizzati a migliorare l’accessibilità della Cattedrale, tra cui la realizzazione di una rampa per persone con disabilità e la verifica degli infissi, con eventuali sostituzioni nelle parti più compromesse.

Un intervento complesso che punta non solo alla messa in sicurezza della Basilica minore, ma anche alla sua piena valorizzazione e restituzione alla comunità cittadina.

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