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Agosto 11 2025

Discarica abusiva scoperta dalle Fiamme Gialle: smaltiti illegalmente rifiuti speciali e amianto

Grazie all'ausilio di un elicottero, i militari della Guardia di Finanza hanno individuato una vasta aerea tra Brindisi e San Vito dei Normanni adibita allo smaltimento illecito di rifiuti

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Una vasta area di circa 2000 metri quadrati adibita illegalmente alla raccolta e allo stoccaggio dei rifiuti è stata sequestrata dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Brindisi e della Compagnia di Ostuni.

I militari, coadiuvati da un elicottero AW139 della Sezione Area di Bari, hanno individuato un sito, posizionato in una zona al confine tra il Comune di Brindisi e quello di San Vito dei Normanni, nel quale sono stati rinvenuti numerosi rifiuti illecitamente smaltiti per una volumetria complessiva quantificata in circa 550 metri cubi.

L’operazione rientra nell’attività di vigilanza, prevenzione e contrasto delle violazioni ambientali e nelle attività di monitoraggio dei siti inquinati nel territorio pugliese, nel solco del vigente “Accordo di Programma Quadro per la Tutela Ambientale” siglato tra la Regione Puglia e le Forze dell’Ordine. I preliminari accertamenti effettuati sull’area individuata dai militari hanno permesso di rinvenire, oltre allo sversamento di materiale ferroso, elettrodomestici dismessi, carcasse di auto e pneumatici, anche la presenza di amianto formato da onduline di “Eternit” costituenti la copertura di circa 50 metri quadrati di una parte di un immobile in uso al proprietario del terreno.

Conseguentemente, il gestore dell’area, un brindisino di 61 anni, è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria in quanto privo di qualsiasi autorizzazione finalizzata allo smaltimento dei rifiuti, in totale violazione delle norme ambientali previste dal Decreto Legge Legislativo 152/2006 e dalla Legge speciale in materia di inquinamento da amianto.
Inoltre, nel corso del controllo le Fiamme gialle hanno scoperto un ulteriore terreno adiacente alla discarica e adibito, in passato, a cava in cui sono stati rinvenuti ulteriori 900 metri cubi di rifiuti costituiti da materiale edile, materassi e pneumatici.

Anche in questo caso, dopo aver messo in sicurezza l’intera area, si è proceduto al sequestro della stessa, segnalando alla Procura della Repubblica la violazione di abbandono di rifiuti a carico di ignoti.

Gli approfondimenti proseguono e saranno finalizzati a quantificare la “ecotassa”, ovvero l’imposta che il soggetto denunciato avrebbe dovuto versare all’Erario per il regolare smaltimento dei rifiuti.

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