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Agosto 11 2025

Giornata Internazionale dell’Infermiere, tributo ai nuovi eroi contemporanei

La ricorrenza speciale al tempo dell'emergenza sanitaria che dovrà necessariamente comportare l'evoluzione di un sistema in ginocchio

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Ricorre oggi, martedì 12 maggio, la Giornata Internazionale dell’infermiere, simbolica data che quest’anno celebra anche il bicentenario dalla nascita di Florence Nightingale, madre dell’infermieristica moderna, in quello che peraltro è stato proclamato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come l’Anno Internazionale dell’infermiera/e e dell’ostetrica/o.

Decisione quest’ultima ufficializzata circa un anno fa, alla 72a Assemblea Mondiale di Ginevra, per riconoscere e sottolineare due professioni sanitarie che hanno un valore inestimabile per la salute delle persone di tutto il mondo.  Ben prima dunque, che si potesse anche solo immaginare quanto poi accaduto a causa della pandemia e la conseguente emergenza sanitaria esplosa in tutto il mondo con la diffusione del Coronavirus.

Sviluppi che un tempo sarebbero sembrati surreali, degni di già note trame di sceneggiature cinematografiche, e che invece si sono manifestati in tutta la propria drammaticità. Un contesto in cui sono emerse le criticità di un sistema sanitario messo a dura prova, retto dall’operato, dal senso del dovere e di umanità di donne e uomini straordinari, che tutti hanno imparato a conoscere come nuovi eroi contemporanei, chiamati in prima linea a misurarsi contro una sfida epocale.

Come nel “Game Changer” di Banksy, artista mai banale, la cui opera raffigura un bimbo che cestina noti supereroi, in virtù di una infermiera, nuova eroina fatta volteggiare con tanto di mantello e braccio alzato. Le ulteriori attestazioni di merito e i numerosi gesti di solidarietà e supporto verso il mondo sanitario, sono giunte e giungono da ogni ambito e settore. Con la speranza che quanto stia accedendo contribuisca in modo decisivo a ridisegnare un sistema che necessita necessariamente di evolversi, per rispondere alle esigenze di una contemporaneità capace di mettere in ginocchio il pianeta in ogni momento.

La Giornata Nazionale dell’Infermiere viene celebrata ogni anno nella ricorrenza del 12 maggio 1820, giorno della nascita di Florence Nightingale, “la signora con la lanterna” simbolo delle Scienze infermieristiche moderne. La Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi) ha programmato di onorare online la ricorrenza, contando sul web e sui social per diffondere contenuti dedicati alla professione, a partire dalla condivisione del docufilm celebrativo “Gli infermieri per Florence – 12 maggio 2020”, un tour virtuale del mondo con contributi esclusivi dedicati a infermieri e cittadini.

Anche l’OPI (Ordine delle professioni infermieristiche) di Brindisi ha realizzato un video pubblicato sulla pagina Facebook della stessa organizzazione: «Non solo contro il Covid! Noi infermieri ci siamo sempre. E sempre ci saremo – si legge nel post – Per la Giornata Internazionale dell’Infermiere l’OPI di Brindisi ha realizzato un video con i colleghi di tutta la provincia, per rimarcare ancora una volta la nostra dedizione e vicinanza a tutti voi. Celebriamo il bicentenario della nascita di Florence Nightingale ricordandola con le sue parole più celebri: L’assistenza infermieristica è un’arte; e se deve essere realizzata come un’arte, richiede una devozione totale e una dura preparazione, come per qualunque opera di pittore o scultore; con la differenza che non si ha a che fare con una tela o un gelido marmo, ma con il corpo umano il tempio dello spirito di Dio. È una delle Belle Arti. Anzi, la più bella delle Arti Belle».

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha inviato alla Fnopi un messaggio di augurio, apprezzamento e di impegno per il riconoscimento della professione: «Nella prova durissima che l’Italia si è trovata ad affrontare, l’impegno speso per vincere questa sfida ha assunto il volto degli infermieri che, insieme ai medici e agli altri professionisti e operatori sanitari, abbiamo visto in prima linea nei giorni più drammatici. Il volto di una professione, e della storia che celebriamo oggi sinonimo di vocazione al servizio degli altri. Il vostro lavoro, da sempre essenziale al funzionamento del Servizio sanitario nazionale, mai come in questa stagione ha rivestito, e rivestirà sempre di più, un ruolo fondamentale nei servizi sul territorio, negli ospedali, ma anche a domicilio, nel contatto stretto con le famiglie».

Sono madri, padri e figli. Sono fratelli, sorelle. Sono lavoratori, persone comuni rese irriconoscibili sotto gli strati delle tute da supereroi, familiari di tutti, in un mondo malato. Auguri!

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Salvatore Galizia
Salvatore Galizia
Da sempre affascinato dall'idea di scrivere, raccontare un accaduto, una storia, un'idea. Passione che negli anni ha sposato logico percorso dedicato a studi triennali in Scienze della comunicazione, magistrali in Scienze dell'Informazione editoriale, pubblica e sociale. La qualifica da giornalista pubblicista, le collaborazioni con testate giornalistiche locali, lo sport tra le fonti d'ispirazione predilette
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