Il fiore simbolico più diffuso per bellezza, forma e profumo è la rosa, tanto quanto il loto lo è in Asia.
La pianta selvatica, la rosa canina, è ampiamente diffusa nel nostro territorio ostunese come infestante in qualche siepe, nei boschi più radi, nelle radure, nei cespuglieti e nei luoghi incolti e nelle rupi soleggiate di San Biagio.
Della rosa canina possiamo utilizzare le gemme e i germogli, i petali, le foglie e i frutti.
Le gemme e i germogli racchiudono vitamine,tannini, acidi grassi e resine, Il periodo ideale di raccolta è Febbraio-Marzo.
I petali contengono flavonoidi, antociani, olio essenziale e pectina, le foglie, invece, contengono prevalentemente tannini.
Il mese di Maggio è il periodo ideale per la raccolta dei petali e invece Giugno quello delle foglie. I petali hanno una sostanza aromatizzante che si usa nei liquori, in pasticceria e negli sciroppi.
I frutti, i cerròdi, contengono percentuali alte di vitamina C, flavonoidi, antociani, licopene, zuccheri semplici e pectina. I frutti si raccolgono da Agosto a Ottobre e, ben maturati, fino alla fine di Gennaio.
Con la polpa dei frutti si fanno gel e marmellate.
Il simbolismo della rosa
La rosa è diventata il simbolo dell’amore più puro, prendendo il posto, nel corso dei secoli, del loto egizio e del narciso greco.
L’amore divino è spesso rappresentato con la rosa, nelle litanie la Vergine Maria è chiamata Rosa Mistica. Beatrice mostra a Dante nell’ultimo cerchio del Paradiso proprio una rosa con tutti i beati.
Nel giallo de la rosa sempiterna,
che si digrada e dilata e redole
odor di lode al sol che sempre verna,qual è colui che tace e dicer vole,
mi trasse Bëatrice, e disse: «Mira
quanto è ’l convento de le bianche stole!
(la Divina Commedia, Paradiso, XXX, v.v. 124-129)
Beatrice, mentre io tacevo pur volendo parlare, mi condusse al centro della rosa eterna, che digrada verso il basso e si estende ed emana un profumo di lode al sole che fa sempre primavera (Dio), e mi disse: «Osserva quanto è esteso il concilio delle stole bianche (dei beati)!
Come ricetta ho pensato a un liquore molto semplice fatto con cinorròdi (i frutti) della rosa canina.
- 600 gr di cinorròdi
- 400 gr di zucchero
- 1000 ml di alcol
- 800 ml acqua
Far macerare i frutti privi di peluria e semi interni per 15 giorni con lo zucchero nell’alcol. Filtrare e allungare con acqua.