Il consigliere regionale e Presidente della commissione bilancio Fabiano Amati, comunica l’avvio dei lavori di ristrutturazione dei reparti di Chirurgia Generale e Ortopedia dell’ospedale di Ostuni. La decisione, presa da Regione Puglia e ASL di Brindisi a inizio aprile, ha generato una serie di polemiche tra cittadini ed esponenti politici locali, dividendo l’opinione pubblica.
«Come da programma – commenta Amati, tra i delegati del sopralluogo effettuato lo scorso 20 aprile nel nosocomio ostunese – sono iniziati oggi i lavori di ristrutturazione dei reparti di chirurgia e ortopedia dell’ospedale di Ostuni. Per raccontare i fatti servono sempre poche parole, per polemizzare l’intero vocabolario e senza risultati. Come sempre».
Eppure, per fare luce sulla legittimità del provvedimento, oltre ai due comitati cittadini, ai consiglieri di maggioranza e ai consiglieri di opposizione delle liste civiche, è intervenuto anche il sindaco di Carovigno Massimo Lanzilotti, facendo ricorso al Tar.
«Stamattina ho ripetuto un sopralluogo presso la struttura ospedaliera – continua Amati – per verificare il primo adempimento agli impegni assunti la scorsa settimana, cioè la conclusione dei lavori per il 31 maggio del reparto di chirurgia e il 31 luglio per quello di ortopedia. Ne deriva che già dal 1° giugno sarà riattivata l’attività dei servizi, in coabitazione, presso il reparto di chirurgia, per poi tornare alla condizione di normalità il 1° agosto. Ho potuto constatare con piacere, la collaborazione della direzione sanitaria di presidio e di tutto il personale sanitario e ausiliario dei reparti interessati, finalizzata ad agevolare la realizzazione dei lavori nei tempi prefissati.
M’interessa sottolineare che la decisione di procedere alla ristrutturazione contemporanea dei due reparti consegue alla decisione regionale di sospendere tutti gli interventi d’elezione (non urgenti) a causa della pandemia; circostanza questa che ha interessato tutti gli ospedali pugliesi e non solo quello ostunese. È dunque proprio la sospensione delle attività non urgenti, che potrà garantire una tempistica accelerata. Nell’esercizio delle mie prerogative – conclude Amati – sarò costante, come faccio di solito, nelle attività di collaborazione e controllo per il rispetto della tempistica, nell’ovvio rispetto delle norme di sicurezza».