Verrà allestita entro la giornata di oggi nell’atrio esterno dell’ospedale di Ostuni, la tenda da campo fornita dal ministero della salute per il triage medico dei casi di Coronavirus sospetti. La decisione è stata assunta a livello regionale, in accordo con la protezione civile, per effettuare un primo controllo sui pazienti che presentano sintomi riconducibili al Covid-19.
All’interno della struttura mobile di pronto soccorso, allestita ieri anche presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi e il “Camberlingo” di Francavilla Fontana, presteranno servizio gli infermieri specializzati che valuteranno i singoli pazienti. In caso di manifestazione dei sintomi, l’invito da parte dei vertici sanitari regionali resta innanzitutto quello di interfacciarsi telefonicamente con il proprio medico curante, oppure rivolgersi al numero verde 800 713931, istituito dalla Regione per fornire informazioni sul Coronavirus, attivo ogni giorno dalle ore 8 alle ore 22.
«L’installazione della tenda da campo esterna per il triage – spiega l’assessore con delega alla protezione civile Giuseppe Corona – è stata richiesta dall’amministrazione a scopo precauzionale. Al momento non c’è nessun caso di contagio a Ostuni, ma si lavora per prevenire e arginare al meglio qualsiasi rischio. Nella mattinata di oggi si svolgerà una nuova riunione del COC – centro operativo comunale e nel pomeriggio, o al massimo in prima serata, le associazioni di protezione civile coinvolte si occuperanno dell’installazione della struttura mobile all’interno del cortile del nostro ospedale».
Sarà portata a termine entro oggi anche la sanificazione di tutte le scuole di Ostuni, altra misura precauzionale adottata dall’amministrazione ostunese, che ha comportato la sospensione delle attività didattiche per due giorni.
Salgono a 5 i contagiati in Puglia, mentre a livello nazionale si contano oltre 1500 contagiati, 34 decessi e 83 guariti. Nelle scorse ore il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha firmato un nuovo decreto provvisorio che sospende l’attività scolastica nelle regioni “cluster”. In Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, come nelle province di Savona e Pesaro–Urbino, si introduce la regola droplet, affinché venga garantita una distanza tra le persone di almeno un metro l’una dall’altra in tutti i bar, ristoranti, pub, negozi, musei e chiese. Sospesi fino all’8 marzo anche gli eventi sportivi di ogni ordine e disciplina, come ad esempio alcuni match della serie A di calcio.
In queste località l’apertura di locali pubblici è ora “condizionata” a modalità che evitino assembramenti. Una misura proposta dagli stessi governatori regionali, ma ritenuta “difficilissima da applicare” secondo alcuni sindaci. La chiusura di palestre, centri sportivi, piscine, centri culturali e ricreativi riguarda invece la sola Regione Lombardia e la provincia di Piacenza, mentre almeno fino al prossimo week end, nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona è prevista anche la chiusura dei negozi all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione dei punti vendita di generi alimentari e farmacie. Restano isolate le ‘zone rosse’.