La relazione tra dieta errata e rischio di sviluppare un tumore è molto alta, una dieta equilibrata può prevenire il rischio di tumore almeno di un buon 30%. Per questo molto spesso parlo dei benefici che la frutta o la verdura di possono apportare
Il tumore allo stomaco è particolarmente diffuso in regioni in cui il consumo di insaccati o carni rosse è alto.
I cancerogeni alimentari
Molti alimenti possono contenere, in quantità variabile alcuni cancerogeni, il metodo di cottura e anche il metodo di conservazione possono favorire o ostacolare la formazione di queste sgradite sostanze.
Nitrosamine: queste sostanze si formano nel nostro stomaco da dei precursori ovvero i nitrati e i nitriti che vengono utilizzati per la conservazione degli insaccati. Anche le verdure fortemente concimate con fertilizzanti azotati ne possono contenere, soprattutto verdure a foglia larga come spinaci, bietole o indivia.
Aflatossina B (micotossina): prodotto da una muffa (Aspergillus flavus) che cresce sul mais, ma anche su altri cereali e si è visto che è collegato all’insorgenza del tumore al fegato.
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA): questo gruppo di sostanze sono note perché si formano sul pesce o la carne alla brace e lo fanno quando la cottura degli alimenti ricchi di grassi e proteine animali è prolungata. Sono la causa di tumori al polmone, alla faringe e alla mammella.
Ammine eterocicliche: come per gli IPA si formano con la cottura alla brace della carne, ma a differenza dei precedenti si sospetta che causino il tumore allo stomaco.
Acrilamide: questo alimento è presente nei carboidrati fritti o cotti al forno e la sua presenza è direttamente proporzionale al grado di cottura. Tostatura del caffè, frittura eccessiva di patate oppure il pane molto cotto possono essere considerati come esempi.
Gli antiossidanti
Per fortuna, gli alimenti stessi contengono le sostanze che contrastano l’effetto negativo, soprattutto la verdura e la frutta contengono polifenoli, carotenoidi, glucosinolati e una lista molto lunga di sostanze antitumorali.
Le vitamine stesse sono degli ottimi antiossidanti, come la vitamina A , la vitamina C e la vitamina E. Anche i minerali vengono in nostro soccorso come il selenio, il rame e lo zinco.
Ovviamente gli alimenti non sono farmaci, ma sicuramente ci aiutano a stare bene.
La regola delle cinque porzioni
Gli oncologi consigliano che 5 porzioni al giorno di frutta o verdura sono sufficienti per avere un effetto antitumorale. Quindi è necessario consumare almeno uno dei seguenti colori: giallo/arancio, bianco, blu/viola, rosso, verde in ognuno dei pasti. Come nello schema qui sotto che abbina i colori agli alimenti:
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