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Agosto 13 2025

Rifiuti, il Comune di Ostuni affida l’appalto ma una delle ditte escluse annuncia il ricorso al Tar

La Teknoservice annuncia di aver presentato un esposto ai carabinieri e di ricorrere al Tar in seguito all'esclusione dalla gara-ponte

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L’appalto biennale per la gestione dei rifiuti del Comune di Ostuni è stato affidato alla “Bianco Igiene Ambientale”, ditta con sede a Nardò.

A distanza di quasi un anno dalla presentazione delle offerte economiche, la Commissione della Stazione Unica Appaltante della Provincia di Brindisi e il responsabile unico del procedimento per il Comune di Ostuni, hanno terminato le verifiche riguardanti le proposte di appalto pervenute in merito alla gara-ponte, a cui hanno partecipato quattro aziende.

Con determina dirigenziale n. 588, che reca la data del 27 agosto, il Comune di Ostuni ha affidato alla “Bianco Igiene Ambientale” l’appalto biennale della gestione dei rifiuti, per la somma di 10.108.943,507 euro più Iva.

Una delle ditte escluse, la Teknoservice, ha annunciato di aver presentato un esposto ai Carabinieri e di aver deciso di ricorrere al Tar per fare luce su quella che definisce una «indebita estromissione dalla gara».

La Teknoservice, azienda con sede legale in provincia di Torino, nello scorso febbraio era stata la destinataria da parte del Comune di Ostuni dell’assegnazione preliminare dell’appalto.

Come si evince però dalla documentazione pubblicata sul sito della Provincia di Brindisi, la commissione giudicatrice avrebbe rilevato alcune incongruenze riguardo alla proposta presentata dalla ditta piemontese rispetto al capitolato di gara.

Le contestazioni rilevate dai tecnici incaricati hanno perciò portato all’esclusione della Teknoservice, ditta che in Puglia gestisce la gestione dei rifiuti in diversi Comuni tra cui Polignano a Mare e Ginosa Marina, e aggiudicato la gara d’appalto alla “Bianco Igiene Ambientale”.

«La nostra offerta economica– afferma Nicola Benedetto, amministratore unico della Teknoservice- è di sicuro vantaggiosa, offre servizi migliorativi e propone innovazioni dal punto di vista della gestione del servizio di igiene urbana e della qualità della vita. Vi è una evidente confusione, intanto, perché non viene considerato minimamente quanto contenuto e dichiarato nella relazione economica inserita nell’offerta e, tra l’altro, come prescritto nel disciplinare di gara. Abbiamo argomentato la nostra proposta, ripeto la migliore, con trasparenza, sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista economico.

Nei prossimi giorni- continua Benedetto– chiameremo in giudizio il Comune di Ostuni, chiedendo ai giudici della Magistratura Amministrativa, in via preliminare la sospensione dell’esecutività e l’annullamento del verbale di gara con il quale la Teknoservice è stata esclusa. Inoltre, avanzeremo la richiesta per l’ottenimento dell’inefficacia del contratto eventualmente stipulato con Bianco Igiene Ambientale ed il consequenziale subentro nell’appalto dei servizi, nonché, la condanna dell’amministrazione al risarcimento del danno provocato dal mancato affidamento».

Sull’argomento è intervenuto anche Paolo Pinna, assessore all’Ambiente del Comune di Ostuni, che ha dichiarato di serbare «la massima fiducia nell’operato del responsabile del procedimento e della commissione del Suap».

«Attenderemo– continua l’assessore Pinna- quelli che saranno eventualmente gli esiti del ricorso che sarà presentato. Quello che mi sento di dire in questa fase è che sono fiducioso dell’operato di chi ha gestito questa gara d’appalto. Se ci sono state delle violazioni su qualche norma, sarà la magistratura a valutare”.

Intanto scade oggi, lunedì 30 settembre, l’ordinanza di emergenza che assegnava, in attesa della definizione del nuova ditta vincitrice della gara-ponte, alla ditta affidataria del vecchio appalto il servizio di gestione della raccolta rifiuti.

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