Il Comune di Ostuni rientra nel programma ministeriale che prevede congrui finanziamenti per il sostegno economico del diritto allo studio. In arrivo nella Città bianca 110mila euro per la progressiva realizzazione del Sistema integrato di educazione e istruzione rivolto ai bambini di età compresa tra zero e sei anni d’età.
Edifici più sicuri, efficientamento del servizio mensa e la realizzazione di ambienti innovativi, gli obiettivi del Programma regionale per il Diritto allo studio 2019, che il MIUR ha finanziato per un importo parziale di 7milioni e 7cento mila euro. A beneficiare di questa importante somma, tutto il sud della Puglia con i Comuni delle province di Taranto, Lecce e Brindisi.
Si tratta nello specifico di interventi individuati dalla Regione, sulla base dei fabbisogni dei singoli Comuni, per cui il MIUR ha stanziato complessivamente 16milioni e 523mila euro, a cui si aggiunge la somma di 5milioni e 700mila euro, già liquidata agli Enti locali per analoghi interventi previsti nel Programma per il Diritto allo studio.
In Salento, sulla base dello stanziamento statale, la Sezione Istruzione e Università del MIUR, tenendo conto dei criteri approvati dalla Giunta regionale con delibera 2398/2019, ha assegnato ai Comuni del leccese complessivamente 5.074.984 euro, a quelli del brindisino 890.790, a quelli del tarantino 1.753.087.
In pratica tutti i Comuni ottengono nuove risorse per la mensa e la gestione delle paritarie, mentre solo una parte risulta beneficiaria anche di contributi per le altre tipologie di interventi. Nel Salento ricevono finanziamenti per edilizia o per riqualificazione degli arredi (massimo importo concesso per singolo intervento 150mila euro) in tutto 46 Comuni, di cui 33 leccesi, 9 tarantini e 4 brindisini, tra cui Ostuni.
Il Decreto Legislativo 65/2017, tra l’altro, stabilisce che il Sistema integrato di educazione e di istruzione “promuove la continuità del percorso educativo e scolastico, con particolare riferimento al primo ciclo di istruzione, sostenendo lo sviluppo delle bambine e dei bambini in un processo unitario, in cui le diverse articolazioni del Sistema integrato di educazione e di istruzione collaborano attraverso attività di progettazione, di coordinamento e di formazione comuni”. I servizi educativi per l’infanzia sono articolati in nidi e micronidi, sezioni primavera, servizi integrativi come spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare e scuola dell’infanzia.
I contributi, così come sono stati definiti dalla Regione, saranno liquidati ai singoli Comuni direttamente dal MIUR.
«Per il secondo anno riceviamo delle
Somme importanti da parte della Regione – comunica il vicesindaco e assessore alla pubblica istruzione Antonella Palmisano – ci permetteranno di continuare l’azione di intervento, a livello di ristrutturazione e di acquisto di mobili e suppellettili, in tutte le scuole dell’infanzia e nel nido. La nostra attenzione nei confronti della scuola e dello studio è’ sempre altissima, investire nella cultura e poter avere dei fondi che ci consentono di migliorare i luoghi del sapere ci aiuta a progettare e migliorare».