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Dicembre 14 2024

Trovata in stato confusionale con tagli sulle braccia: partecipava alla sfida dell’orrore “Balena Blu”

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La “Sfida della Balena Blu” (Blue Whale Challenge), il gioco dell’orrore che spinge giovani e giovanissimi al suicidio e che solo in Russia, paese in cui è stato inventato, ha portato alla morte di più di 150 adolescenti, si affaccia anche in Puglia.

Qualche giorno fa a Latiano, i Carabinieri della locale stazione, allertati da una donna, hanno soccorso in strada una ragazza, poco più che ventenne. La giovane, ordinaria della provincia di Gorizia, è stata trovata dai Carabinieri seduta su un marciapiede della cittadina in provincia di Brindisi, in stato confusionale e con il braccio sinistro interessato da numerose ferite da taglio.

Trasportata al Pronto Soccorso da un’ambulanza, la ventenne è stata dimessa con la diagnosi di “postumi di lesioni autoinflitte”. I Carabinieri hanno poi ricostruito gli ultimi giorni della giovane trascorsi in provincia di Brindisi e hanno accertato che, qualche tempo fa, aveva conosciuto su un social network una persona più grande di lei, un ventiquattrenne che l’avrebbe invitata in Puglia ospitandola in un B&B. La ragazza ha confessato ai militari che da qualche giorno stava partecipando al “Social media game” “Blue Whale Challenge” ovvero la ‘Sfida della Balena Blu”, illustrando le regole del gioco che prevedono la pubblicazione di qualsiasi gesto si compia su Facebook, tramite una chat dedicata.

In pratica la ragazza, praticando il gesto autolesionista, avrebbe attuato una delle regole e precisamente la numero 3 che prevede dei tagli sul braccio, anche se non è riuscita a pubblicare le foto sulla piattaforma Facebook.

I Carabinieri di Latiano hanno denunciato un ventiquattrenne del luogo con l’accusa di favoreggiamento personale nei confronti di soggetti da identificare responsabili di istigazione al suicidio. Il giovane interrogato, secondo i militari dell’Arma, avrebbe taciuto le informazioni di cui era in possesso riguardo alla vicenda.

La ventenne intanto è tornata dai suoi genitori in Friuli Venezia Giulia.

Il gioco dell’orrore “Blue Whale Challenge”, o “Sfida della Balena Blu”, nasce un paio di anni fa inventato da tre ragazzi russi e si svolge sui social network, principalmente su Facebook, dove vengono reclutati ragazzini tra i 9 e 17 anni, più facilmente manipolabili, a cui vengono imposte cinquanta regole, una al giorno, che culminano infine nel suicidio.

Le regole vanno dalla sveglia alle 4.20 del mattino, a guardare film dell’orrore e video psichedelici a volontà,a incidersi balene con un taglierino su mani e braccia, a fotografarsi sui tetti più alti dei palazzi.

Ogni regola imposta consiste in un innalzamento del livello di gioco e ogni volta che la si supera si deve inviare la prova a un tutor, che segue ogni partecipante nel gioco al massacro che culmina con la cinquantesima regola, che prevede la morte: il livello più alto di una sfida demenziale e senza senso.

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