Ricominceranno lunedì 5 novembre nelle campagne pugliesi i monitoraggi dell’Arif volti a identificare le piante di ulivo colpite dal batterio della Xylella fastidiosa.
Si tratta del terzo monitoraggio effettuato dell’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, frutto della convenzione con l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia.
A partire da lunedì gli agenti fitosanitari dell’agenzia, dopo un fermo di alcuni mesi, saranno in campo per monitorare il territorio pugliese con procedure di ispezione visiva e di campionamento delle piante suscettibili di attacco e di quelle che, alla vista, presentano i sintomi della malattia.
«Le operazioni – rende noto l’Arif – non comporteranno alcuna azione invasiva o distruttiva, se non l’ingresso nei fondi da parte degli agenti e l’eventuale prelievo di piccolissime parti della pianta. Il monitoraggio avrà inizio dalle zone ntorno agli ulivi infetti individuati nei comuni di Cisternino, Ceglie, Ostuni, dalla Piana degli ulivi monumentali e si svilupperà lungo la linea compresa fra la zona contenimento e quella cuscinetto. Nella determina n° 263, riguardante le misure di emergenza per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di Xylella fastidiosa, l’Arif ha elencato in modo dettagliato le attività che saranno eseguite. Per tale scopo è stato disposto l’affidamento a 159 tecnici – che avevano manifestato interesse all’assunzione dell’incarico – di singoli incarichi per lo svolgimento delle attività di monitoraggio, prelievo e consegna dei campioni vegetali ai laboratori di analisi, per un
impegno di spesa pari a 1.603.826,64 euro».
Si attende intanto che il governo emani il Decreto Xylella, voluto dal ministro delle Politiche Agricole e Forestali, Gian Marco Centinaio. Il decreto dovrebbe essere messo a punto al termine del percorso di ascolto con agricoltori e frantoiani del territorio; a questo proposito, Coldiretti Puglia ha presentato al ministero un documento in quattordici punti per offrire il proprio contributo alla scrittura del decreto. Nel documento di Coldiretti si parla tra l’altro di istituire una cabina di regia fra livelli di governo, di norme speciali, di sostegni statali agli agricoltori per mancato reddito, di tutela delle imprese vivaistiche, di aiuti specifici, di risorse aggiuntive per il monitoraggio, di contratti di distretto, di sospensione dei mutui per cinque anni, di procedure di espianto più semplici ed anche di un piano di comunicazione.
Una serie di misure che, stando alle ultime dichiarazioni fornite dal Commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukaitis, dovrebbero essere condivise anche dall’Unione Europea.