Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, nei primi sei mesi del 2018, avvalendosi dei militari delle Stazioni presenti sull’intera provincia, ha effettuato verifiche a tappeto su tutti i possessori di armi da fuoco. I controlli nascono dall’esigenza di verificare che le armi possedute siano quelle effettivamente denunciate e che i detentori siano in possesso delle necessarie autorizzazioni.
Le verifiche vengono eseguite in ottemperanza all’articolo 38 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che recita: “chiunque detiene armi o parti di esse e/o munizioni deve farne denuncia all’Ufficio locale di Pubblica Sicurezza o, quando questo manchi, al locale Comando dell’Arma dei Carabinieri”. La norma prevede inoltre che “l‘Autorità di Pubblica Sicurezza ha facoltà di eseguire, quando lo ritenga necessario, verifiche di controllo e di prescrivere quelle misure cautelari che ritenga indispensabili per la tutela dell’ordine pubblico”. La legge impone ai detentori di custodire le armi solo ed esclusivamente nel luogo indicato nella denuncia di detenzione e il divieto assoluto di consegnarle ai conviventi o lasciarle a loro disposizione.
Complessivamente, nel primo semestre del 2018, su 1551 detentori di armi sottoposti a controllo, 96 sono stati denunciati per “inosservanza delle norme sulla diligente custodia, trasferimento dell’arma ad altro luogo, smarrimento, denuncia ex–novo per decesso del congiunto detentore, detenzione abusiva di armi e munizioni”. Le persone arrestate per detenzione abusiva di arma clandestina e per illecita detenzione di armi comuni da sparo sono state 8; 166 le armi sequestrate; 1786 munizioni sequestrate; 4,8 chilogrammi di polvere da sparo sequestrata e 55 le proposte di revoca di porto d’armi.
