A margine di un post su Facebook che riportava i fatti riguardanti l’aggressione di alcuni militanti di CasaPound al gruppo di manifestanti al corteo antirazzista avvenuta a Bari venerdì 21 settembre, un poliziotto aveva commentato con un: «Ma quanto sto godendooooo…?»
L’affermazione è costata cara all’uomo, che è stato raggiunto da un provvedimento disciplinare emesso dalla Questura di Bari.
Sono stati intanto identificati trenta militanti di CasaPound. Secondo quanto stabilito dalla Digos, almeno nove di loro avrebbero attivamente partecipato all’aggressione. Nei loro confronti la Digos avrebbe già trasmesso un’informativa alla Procura di Bari; il reato ipotizzato commesso dai militanti di CasaPound sarebbe quello di lesioni gravi in concorso e stando ad alcune indiscrezione i loro nomi potrebbero presto essere iscritti nel registro degli indagati.
A loro sarebbero stati sequestrati grossi cinturoni con fibbie in metallo, con cui avrebbero picchiato i manifestanti, mentre non sono stati trovati né i bastoni né i tirapugni, che si vedono molto bene nelle immagini che hanno ripreso l’aggressione.
Stanno meglio invece i feriti, tra cui Antonio Perillo, assistente della parlamentare europea Eleonora Forenza e Giacomo Petrelli, militante di Alternativa Comunista, che hanno entrambi rimediato rispettivamente nove e tre punti di sutura alla testa, con 15 e 10 giorni di prognosi.
Gli investigatori hanno acquisito tutti i filmati delle telecamere presenti nella zona che saranno determinanti a ricostruire i fatti con precisione.