Ancora una volta, è braccio di ferro a Ostuni tra amministrazione comunale e Gial Plast. Quest’ultima contesta il bando emesso dall’amministrazione, con scadenza fissata il prossimo 9 novembre, che dovrà assegnare il servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana per i prossimi 24 mesi.
La Gial Plast, che ha gestito il servizio, come da contratto, fino al 15 maggio del 2018, continuando a farlo anche dopo la scadenza del bando, in proroga d’emergenza- in mancanza della gara ponte che avrebbe dovuto riassegnare il servizio- ha impugnato il bando rivolgendosi al Tar. L’amministrazione comunale ha riposto decidendo di costituirsi in giudizio. Adesso spetterà ai giudici del Tribunale Amministrativo regionale decidere sulla legittimità del procedimento, verificando se le rimostranze della ditta siano o meno giustificate.
La decisione di rivolgersi al Tar sarebbe scaturita dal fatto che i legali della Gial Plast avrebbero evidenziato alcune irregolarità nei contenuti presenti nel bando. La gara ponte ad Ostuni è stata indetta in attesa che possa essere definito l’appalto unico del consorzio Aro Br 3, che dovrebbe contemplare un unico soggetto privato come affidatario del servizio per cinque Comuni dell’area nord della provincia.
Non è la prima volta che il Tar è chiamato in causa per dirimere i contenziosi tra il Comune di Ostuni e Gial Plast srl. L’ultima volta in ordine temporale fu nel luglio scorso, quando il Tribunale Amministrativo regionale, dando ragione alla Gial Plast, annullò l’estensione temporale dell’appalto secondo le modalità di proroga del quinto d’obbligo.
