Un ottantenne è stato l’ennesima vittima della cosiddetta ‘truffa dello specchietto’, stavolta messa in atto da un venticinquenne di origine siciliana a Francavilla Fontana.
L’anziano, mentre percorreva a bordo della sua Fiat Punto le strade di contrada Cantagallo ha sentito un rumore ma, non vedendo nulla, ha proseguito il cammino. Subito dopo, ha notato di essere seguito da un’altra autovettura, una Alfa 156, il cui conducente gli intimava di fermarsi.
Il pensionato a quel punto si è fermato e il giovane interlocutore, che era accompagnato da una donna, lo ha accusato di avergli rotto lo specchietto retrovisore laterale sinistro. Alle rimostranze dell’anziano, incredulo, il giovane ha replicato ribadendo di aver subito un danno e mostrando lo specchietto rotto, affermando che il danno era quantificabile in 150 euro.
L’anziano ha riferito al venticinquenne che non aveva con sé il denaro sufficiente a rimborsare il danno, invitando il giovane a raggiungerlo nella sua abitazione per ricevere i soldi. Giunti nell’abitazione del pensionato, il truffatore, resosi conto della presenza dei familiari dell’ottantenne, ha preferito desistere dal suo intento e si è allontanato a forte velocità a bordo della sua automobile.
Il venticinquenne, con precedenti per il medesimo reato, è stato identificato e denunciato dai Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Brindisi mettono in guardia i cittadini rispetto alla ‘truffa dello specchietto’. «Questo tipo di truffa– scrivono i militari dell’Arma- purtroppo diffusa su tutto il territorio nazionale, con artifizi permette al truffatore di estorcere piccole somme di denaro alle vittime. Solitamente il truffatore è accompagnato da un complice che funge anche da falso testimone. Individuata la possibile vittima, in genere una persona anziana, si appostano con uno specchietto già rotto in precedenza nelle adiacenze di una strada stretta. Uno dei due truffatori lancia un sasso o un oggetto contro la carrozzeria del veicolo della vittima mentre questa gli sta passando vicino tanto da provocare un rumore. Inizia quindi l’inseguimento il truffatore che ferma l’auto della vittima mostrandogli lo specchietto rotto, il complice che interviene senza farsi notare chiude lo specchietto della vittima (quello opposto al lato guida) così il truffato pensa di aver veramente impattato l’auto del truffatore. In alcune circostanze il complice si dichiara testimone oculare dell’evento mai avvenuto. Dopo breve discussione scatta la proposta di evitare la denuncia del fatto all’assicurazione in cambio di una cifra che varia dai 50 ai 100 € per la riparazione dello specchietto. Al fine di evitare di essere coinvolti in questa truffa, senza indugiare in discussioni con la controparte bisogna respingere ogni richiesta di denaro, mostrarsi determinati e richiedere subito l’invio di una pattuglia dei Carabinieri o di altro organo accertatore».