Dopo essere stato licenziato, pretendeva di essere riassunto minacciando il titolare della ditta, sua moglie e l’anziana madre.
Un quarantunenne di San Michele Salentino e la sua convivente sono stati denunciati per tentata estorsione in concorso.
L’uomo era stato da poco licenziato da una ditta dopo che, alla fine di ottobre, era piombato nell’ufficio dell’imprenditore titolare dell’azienda e con fare minaccioso e modalità violenta aveva asserito che, oltre allo stipendio, avrebbe dovuto ricevere la somma di 150 euro, come “bonus famiglia relativa al figlio di minore età”.
L’imprenditore, dopo la minaccia del dipendente, aveva deciso di licenziarlo, chiedendo prima il parere del suo legale.
Dopo il licenziamento, il quarantunenne, stavolta accompagnato dalla sua compagna, si era recato nell’azienda e trovandovi l’anziana madre dell’imprenditore l’aveva minacciata dicendole che suo figlio l’avrebbe dovuto “riassumere e consegnargli altre spettanze economiche altrimenti gliel’avrebbe fatta pagare”.
A questo si aggiunge un altro episodio che ha visto l’imprenditore stesso e sua moglie minacciati, dinanzi ad alcuni testimoni, dal quarantunenne e dalla sua compagna.
Il titolare della ditta, dopo questa serie di episodi, si è quindi recato presso la stazione dei Carabinieri di San Michele Salentino per denunciare i fatti. Al termine delle indagini degli uomini dell’Arma, che hanno confermato il racconto dell’imprenditore, i due conviventi sono stati quindi denunciati per tentata estorsione.