È stato celebrato a partire dalle ore 17.30 di ieri, martedì 21 gennaio, il consiglio comunale monotematico convocato in sessione straordinaria per discutere dell’emergenza criminalità in atto nel Comune di Ostuni. Richiesta da cinque consiglieri di opposizione appartenenti all’area civico – socialista a seguito del secondo atto intimidatorio verificatosi lo scorso 4 gennaio, a distanza di poche settimane dal precedete, ai danni del consigliere Domenico Tanzarella, la riunione è servita a confrontarsi sui temi di sicurezza e legalità.
Cinque anche i consiglieri assenti, tra cui lo stesso Domenico Tanzarella. Nonostante la polemica politica sempre accesa tra maggioranza e opposizione, che ha determinato in più di qualche occasione un improduttivo parlarsi addosso, la discussione si è incentrata sul bisogno di legalità che interessa la Città bianca. Una realtà certamente non dissimile da quelle limitrofe, in cui ultimamente sono accaduti episodi inquietanti. Il riferimento non riguarda solo gli attentati al consigliere Tarnzarella, ma anche ad alcuni accadimenti criminosi, o più in generale al diffuso malcostume di non rispettare le regole vigenti.
All’avvio dei lavori, dopo una lunga lite sulla data della convocazione, il presidente Giovanni Zaccaria ha sottolineato l’importanza di estendere la riflessione ai parlamentari della provincia, ai sindaci di tutto il territorio brindisino e alla società civile, attraverso il coinvolgimento diretto del Forum. Peccato che, tranne Enzo Cappetta, presidente del Forum della Società Civile, nessuno abbia onorato l’invito.
Dall’onorevole Valentina Palmisano è giunto al presidente Zaccaria un messaggio di scuse per non aver potuto prendere parte all’assise a causa di impegni istituzionali imprevisti.
«Dobbiamo arginare il rischio che l’atto intimidatorio nei confronti delle personalità istituzionali diventi la normalità. Il consiglio comunale – ha dichiarato Angela Matarrese (Tanzarella per Ostuni) – deve dare una risposta forte a chi possa lontanamente pensare di limitare la libertà di un cittadino a espletare la propria attività politica. Pur non avendo competenza in materia di sicurezza, il consiglio comunale può farsi portatore dei valori di legalità. Pertanto propongo l’organizzazione di una manifestazione pubblica e l’istituzione di un tavolo di coordinamento permanente: iniziative importanti nell’ottica del monitoraggio costante del territorio e della sensibilizzazione della cittadinanza, soprattutto dei giovani».
«La questione non è delegabile esclusivamente alle forze dell’ordine, che devono cercare di assicurare i responsabili alla giustizia. Il compito delle istituzioni invece – ha dichiarato il presidente Cappetta – è quello di agire unitamente e in maniera univoca, valorizzando la partecipazione della cittadinanza all’attività amministrativa. Questo dà forza a chi governa e conferisce coesione alla comunità ostunese. Spero che al più presto vengano insediate le cinque consulte del Forum della Società Civile, organismi indispensabili per il dialogo continuo tra l’amministrazione comunale e i cittadini».
Enzo Cappetta si è soffermato infine sull’elencazione delle proposte avanzate dal Forum della Società Civile, tra cui quella effettiva di far rispettare normative comunali e statali, come ad esempio quelle stradali, su cui ha competenza il comando dei vigili urbani.
«Capirete la mia difficoltà a intervenire – dichiara il consigliere Giuseppe Tanzarella (Avanti Ostuni), figlio del consigliere Tanzarella – ma quanto accaduto è di una gravità inaudita. L’amministrazione ha il dovere di coordinarsi con le forze dell’ordine affinché ci possa essere una risposta in termini di ferma condanna».
Dopo svariati interventi, la conclusione spetta al sindaco Guglielmo Cavallo, che riferisce di un taciuto ma costante contatto con le forze dell’ordine, che – a suo dire – rende maggiore, in questo preciso frangente, la percezione della sicurezza pubblica da parte della cittadinanza. Il sindaco passa in rassegna tutte quelle che sono state le occasioni pubbliche in cui si è affrontato il tema della legalità, tra cui da ultimo l’incontro del 23 ottobre organizzato da Libera, che ha visto la partecipazione del fondatore e presidente dell’associazione nazionale Don Luigi Ciotti. Il sindaco ha dichiarato inoltre che a nessun organo di stampa è interessato parlare dell’evento che ha coinvolto la cittadinanza, portando all’interno del PalaGentile oltre mille persone. Guglielmo Cavallo dimentica però che tra i relatori della conferenza vi fosse anche la giornalista brindisina Lucia Portolano, direttrice della testata d’informazione online Brindisi Oggi e giornalista di Repubblica e La7, che ha ampiamente parlato attraverso i suoi canali dell’evento ostunese. Assolutamente di minore importanza, ma certamente degno di nota, il contributo reso ex ante ed ex post anche da questa stessa testata, attraverso le accorate parole di chi scrive.
Il sindaco dovrebbe considerare invece che dal servizio di comunicazione interno al comune di Ostuni non è partito nessun comunicato stampa né in occasione di quell’evento, né in nessun altro caso da lui elencato. Fosse stato il contrario, la stampa locale avrebbe senza dubbio garantito una copertura più adeguata alle notizie in questione.
«Droga e spaccio sono i primi obiettivi da centrare – ha dichiarato Guglielmo Cavallo – una piaga sociale rilevante in questa come in altre comunità. Sistematico è l’incontro con le associazioni di volontariato e di protezione civile, un dialogo garantito non solo alle organizzazioni precostituite ma a tutta la cittadinanza. Chiunque bussi alla mia porta, non solo il giovedì che è il giorno di ricevimento, viene sempre accolto e ascoltato. Avvieremo un monitoraggio ambientale con l’utilizzo di droni, per combattere l’abbandono illecito di rifiuti, anche pericolosi, l’edilizia abusiva, il vandalismo diffuso. Per rendere efficienti questi interventi, bisogna evitare la polemica e unirsi in maniera compatta contro ogni forma di criminalità».
Dopo circa due ore di discussione, i lavori del consiglio comunale terminano alle ore 19.40.